29/12/2021

Mosca, 29 dicembre 2021 - Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha presieduto i lavori dell'ultima riunione del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa nel 2021 presso la residenza patriarcale e sinodale nel Monastero Danilov a Mosca.
Aprendo l'incontro, Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai membri del Sinodo con un discorso di apertura, in cui ha presentato l'ordine del giorno.






I membri permanenti del Santo Sinodo sono: il metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina; il metropolita Vladimir di Chişinău e di tutta la Moldova; il metropolita Alexander di Astana e Kazakistan, capo del Distretto metropolitano nella Repubblica del Kazakistan; il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, capo del Distretto metropolitano dell'Asia centrale; il metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga; il metropolita Pavel di Krutitsij e Kolomna; il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Veniamin di Minsk e Zaslavl, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia; il metropolita Dionisij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca.
Sono stati invitati a partecipare alla sessione invernale del Sinodo (settembre-febbraio): il metropolita Innokentij di Vilnius e Lituania; il metropolita Antonij di Boryspil e Brovary; il metropolita Kirill di Stavropol e Nevinnomyssk; il metropolita Artemij di Khabarovsk e Amur; il vescovo Mefodij di Kamensk e Kamyshlov.

Prima della pausa della riunione, i membri del Santo Sinodo si sono congratulati con Sua Santità il Patriarca Kirill per il suo 75° compleanno.
Il messaggio di congratulazioni è stato annunciato dal direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, metropolita Dionisij di Voskresensk.
Quindi il metropolita Dionisij ha presentato a Sua Santità il kukol patriarcale.

Il Primate della Chiesa ortodossa russa, dopo aver indossato il kukol, in risposta ha ringraziato i membri del Santo Sinodo per le loro congratulazioni: «Ringrazio sinceramente voi, Vostre Eminenze e Reverendissimi Vescovi, vladyka Dionisij, per le gentili parole espresse in questo discorso sinodale. Prendo queste parole come un'espressione del vostro sostegno, senza il quale il Patriarca non può svolgere pienamente e con piena responsabilità il suo ministero.
Il sostegno dell'episcopato, che ho sentito quando sono stato eletto al soglio patriarcale, mi ha accompagnato durante tutti gli anni di servizio patriarcale, e non c'è mai stata alcuna delusione, nessuna confusione spirituale in relazione alle possibili difficoltà che accompagnano la vita patriarcale, perché queste difficoltà non sono mai state associate a un cambiamento di atteggiamento nei miei confronti - da parte dell'episcopato, del clero e, spero, del popolo credente. Dico questo perché sento il sostegno, la preghiera e chiedo a tutti – i membri del Santo Sinodo, permanenti e temporanei, a tutto il nostro episcopato, a tutto il nostro clero, a tutto il popolo di Dio, di partecipare al mio ministero attraverso il lavoro, attraverso la divisione delle responsabilità e, naturalmente, attraverso la preghiera.
Credo che il Signore non lascia la sua Chiesa; non la lascerà nell'attuale difficile fase della nostra vita storica. Nonostante vi siano molti segni che indicano che la Chiesa non sta affrontando tempi facili, - e questo non dovrebbe essere così se guardiamo al futuro alla luce della Divina Rivelazione, - dobbiamo serenamente, con piena fiducia, con fiducia nel Signore e nella Sua santa volontà di continuare il nostro ministero, rafforzando la fede e la vita della Chiesa nel nostro popolo. Quando dico "nel nostro popolo", intendo il popolo della Santa Rus’, tutti i membri della nostra Chiesa.
Ancora una volta, vi ringrazio sinceramente, cari vescovi, per le vostre preghiere, per il vostro sostegno, per la vostra partecipazione nel mio ministero, e vi chiedo di non lasciarmi in futuro nelle vostre preghiere e nel vostro sostegno alle mie umili fatiche».

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus; www.patriarhiya.ru)