19/09/2021
Russia - Grande consacrazione a Volgograd


Volgograd, 19 settembre 2021 - Nella tredicesima settimana dopo la Pentecoste, giorno della memoria del miracolo dell'Arcangelo Michele a Chonai, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha celebrato il rito della grande consacrazione della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky a Volgograd e la Divina Liturgia nella chiesa appena consacrata.

La cattedrale di Alexander Nevsky è stata ricostruita per l'800° anniversario della nascita del Santo Principe. Il trono centrale è stato consacrato in onore del Santo Principe Alexander Nevsky, quello di sinistro in onore dell'apostolo Andrea il Primo Chiamato e il trono della chiesa inferiore in onore dei Santi Apostoli Cirillo e Metodio, uguale agli Apostoli. Durante il rito della grande consacrazione, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha guidato la processione religiosa intorno alla cattedrale.

Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Dionisij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il metropolita Ignatij di Saratov e Volsk; il metropolita Feodor di Volgograd e Kamyshin; l’arcivescovo Justinian di Elista e Calmucchia; l'arcivescovo Matfej di Yegoryevsk; il vescovo Elisej di Urjupinsk e Novoanninsky; il vescovo Antonij di Akhtuba ed Enotaevka; il vescovo Ioann di Kalach sul Don e Pallasovka; l'arciprete Anatolij Karpets, decano anziano della diocesi di Volgograd, decano delle parrocchie del distretto di Kamyshin, rettore della Chiesa dell’Arcangelo Michele a Kotovo, regione di Volgograd; l'arciprete Nikolaj Babak, decano delle parrocchie del distretto di Elshanka, rettore della Chiesa del profeta di Dio Elia a Volgograd; l'archimandrita Aleksej (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l'arciprete Nikolaj Pichejkin, segretario della diocesi di Volgograd, custode della Cattedrale di Alexander Nevsky a Volgograd; l’arciprete Sergej Ermakov, presidente del consiglio di esperti per l'arte ecclesiastica , l'architettura e il restauro presso il Consiglio dei Vescovi della metropolia di Volgograd, decano delle parrocchie del distretto di Dubovka, rettore della Chiesa dell'Intercessione della Madre di Dio a Dubovka, regione di Volgograd; l'arciprete Petr Simora, capo del dipartimento per l'educazione della diocesi di Kalach sul Don della metropolia di Volgograd, rettore della Chiesa di San Serafino di Sarov nella città di Volzhsky, regione di Volgograd; l'arciprete Anatolij Bezborodov, decano delle parrocchie del distretto di Volgograd, rettore della Chiesa della Trasfigurazione del Signore a Volgograd; il clero della metropolia di Volgograd.

Nel tempio erano presenti: il governatore della regione di Volgograd, presidente del consiglio di fondazione per la costruzione della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky, A.I. Bocharov; il presidente del Comitato della Duma di Stato dell'Assemblea federale della Federazione Russa per i trasporti e l'edilizia E.S. Moskvichev; il presidente della Duma regionale di Volgograd A.I. Bloshkin; il capo della città di Volgograd V.V. Likhachev; i membri del Consiglio di fondazione per la costruzione della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky; benefattori e costruttori della Chiesa di nuova costruzione.

I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro della Cattedrale di Alexander Nevsky (direttore del coro - L.V. Losev).







Il servizio divino patriarcale è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Volgograd-24», «Unione» e «Il Salvatore» e sul portale ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarhiya.ru. Sul canale televisivo «Volgograd-24» la trasmissione è stata commentata dal vicecapo del Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, N.I. Derzavin. Durante il servizio divino patriarcale alcuni fedeli hanno pregato seguendo la trasmissione su quattro grandi schermi installati nella piazza antistante il tempio.

Alla litania della «supplica intensa» sono state elevate preghiere per l’eliminazione dell'infezione da coronavirus. Al termine della litania, Sua Santità il Patriarca Kirill ha letto una preghiera per la diffusione della dannosa epidemia.

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dal sacerdote Ilija Nekljudov, capo del Dipartimento per gli affari giovanili della diocesi di Volgograd, chierico della Cattedrale di Alexander Nevsky a Volgograd.

Al termine del servizio divino, il metropolita Feodor di Volgograd e Kamyshin ha rivolto parole di benvenuto a Sua Santità il Patriarca e ha presentato in dono a Sua Santità il pastorale patriarcale.

Il governatore della regione di Volgograd, A.I. Bocharov, ha letto i saluti del presidente della Federazione Russa V.V. Putin ai partecipanti alle celebrazioni.

«Vostra Santità! Cari amici!
Mi congratulo con Voi per il restauro della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky a Volgograd.

Eretta con le donazioni del popolo e consacrata nel 1918, la Cattedrale divenne una vero e proprio ornamento della città, un importante centro spirituale della regione del Basso Volga. Ma, sfortunatamente, in seguito questo monumento architettonico unico è andato perduto.

È importante che oggi la Cattedrale riapra le sue porte. La sua rinascita è diventata possibile in gran parte grazie all'unità dello Stato e della società civile, all'interazione creativa e costruttiva della Chiesa ortodossa russa, di studiosi, restauratori, operatori museali, benefattori, di tutte quelle persone premurose che apprezzano il nostro patrimonio comune. Voglio ringraziarVi per il Vostro lavoro disinteressato e molto richiesto.

E, naturalmente, è profondamente simbolico che questo evento tanto atteso e davvero festoso sia programmato in concomitanza con l'800° anniversario del principe Alexander Nevsky - un eminente statista, saggio comandante e diplomatico, difensore della terra russa.

Auguro ai partecipanti all'evento solenne salute, prosperità, forza ed energia per nuove buone azioni».

Il Primate della Chiesa russa si è rivolto alle persone riunite nel tempio con la parola primaziale: «Vostre Eminenze e Grazie! Caro signor Governatore! Cari padri, fratelli e sorelle!

Al termine della Divina Liturgia, che si è svolta in questo mirabile tempio, appena costruito e consacrato, vorrei raccontare i sentimenti che ho provato oggi durante il servizio divino.

Ricordo questa città senza segni di vita religiosa. I templi c’erano, ma erano in luoghi tali che una persona che visitava Volgograd e attraversava il suo centro non vedeva alcun segno della presenza della fede ortodossa. Naturalmente, il mio cuore si rimpicciolì al pensiero che era qui, su queste rive del Volga, che si stava decidendo il destino della Patria. Quali fervide preghiere sono state offerte dalla gente di tutta la terra russa per la vittoria qui! Quante volte, con fede, fede sincera in Dio che il Signore proteggerà e avrà misericordia, i nostri soldati si sono lanciati in un altro attacco agli avversari! Sono morti, hanno ricevuto ferite, le ferite più gravi, ma nulla ha potuto fermare il nostro popolo, che ha compreso l'importanza di proteggere questo particolare pezzo di terra russa, in modo che il nemico non andasse oltre e che la vittoria rimanesse con noi.

È sorprendente che anche in epoca pre-rivoluzionaria sia stata eretta una chiesa in onore di Alexander Nevsky - come se avessero le generazioni che vissero prima di noi avessero un presentimento, prevedessero che la cattedrale avrebbe portato il nome di questo santo comandante, il difensore della terra russa.

Ricordo il tempo in cui la cattedrale non c'era. Nel 1999 ho avuto l'opportunità di visitare questa città. Passando davanti al luogo dove ora è eretta la cattedrale, ho chiesto al mio assistente: dov'è la cattedrale a Volgograd? Mi hanno detto l'indirizzo, chiedo: è in centro? No, non in centro. E poi ho detto: dovrebbe esserci una cattedrale in onore di Alexander Nevsky. Allora non ero il Patriarca, non avevo il potere reale di influenzare una situazione difficile per spingere la costruzione di un tempio in questo sito, ma a quanto pare il Signore in qualche modo mi ha incaricato di pronunciare le parole che ricordo ancora oggi.

Oggi, per grazia di Dio, è stato in questo luogo che io, insieme a tutti voi, ho consacrato il grande santuario ricostruito della terra russa. La Chiesa del santo nobile principe Alexander Nevsky sulla terra eroica di Tsaritsyn - Stalingrado - Volgograd. La città, che ha portato nomi diversi, ma ognuna di essi rifletteva quell'eroismo, quell'amore per la Patria, quel coraggio che le persone che hanno costruito e difeso questa città hanno indubbiamente mostrato pienamente.

Oggi il tempio risplende sulla città con le sue cupole e le sue croci, e crediamo che Alexander Nevsky, il difensore della terra russa, d'ora in poi sarà con tutti voi, cari abitanti di Volgograd. Voi avete voluto che la cattedrale in onore del suo nome si trovasse in questo luogo storico, il che significa che Alexander Nevsky sarà particolarmente aperto alle vostre preghiere. E questa non è una frase generica: questo è ciò che è veramente impresso nell'esperienza spirituale delle persone. Quando ci rivolgiamo con fede a Dio, ai santi, riceviamo una risposta alle nostre preghiere. Solo a una piccola condizione: non dobbiamo dubitare, non dobbiamo diventare come l'apostolo Pietro. Vedendo il Salvatore camminare sulle acque, l'apostolo gridò: “Maestro! Voglio venire da Te!", il Signore disse semplicemente: "Vieni", allora l’apostolo scese dalla barca e si incamminò, ma ebbe paura del vento terribile e delle onde, perse la fede e cominciò ad affondare (cfr. Mt 14, 24-33). L'immagine dell'apostolo Pietro che sta annegando deve essere sempre nella nostra memoria. Non dovremmo vergognarci di nessuno - dovremmo confessare apertamente la nostra fede, come fanno il Capo dello Stato e molti eminenti figli della Patria. Questa sarà la nostra risposta alla misericordia che il Signore ha riversato su Volgograd attraverso la costruzione di questa meravigliosa cattedrale. La cattedrale dovrebbe essere piena di gente, il cuore della chiesa di Volgograd dovrebbe battere qui, perché la cattedrale non è solo un simbolo, ma anche un centro spirituale.

Vorrei esprimere ancora una volta la mia gratitudine e, come segno del mio atteggiamento speciale verso questo luogo, con il quale mi sono trovato connesso nella vita, senza essere nato nella vostra città, presentare l’immagine del santo principe Alexander Nevsky, che era nella mia cella. Questa antica immagine, creata molto prima della rivoluzione, un tempo era in una chiesa. E quando stavo pensando a cosa regalarvi, ho deciso di dare questa immagine che fino ad ora era nella mia cella - qui sarà più appropriata. Alexander Nevsky è il santo patrono di Volgograd e della mia città natale, San Pietroburgo. Devo dire che è un grande mecenate, aiuta davvero - anche dalla storia di San Pietroburgo posso testimoniarlo con responsabilità. Che questa immagine sia qui, vladyka, in questo tempio.

Ancora una volta, vorrei ringraziare il Governatore, le autorità e tutti coloro che hanno davvero preso a cuore l'idea stessa della costruzione, hanno messo il loro intelletto, la loro fede e le loro risorse materiali in questo programma molto difficile. E oggi una delle chiese più maestose della regione del Volga è dedicata al meraviglioso santo russo - il sovrano della nostra terra, il comandante, l'eroe, che giustamente è chiamato "il nome della Russia". Alexander Nevsky è il nome della Russia, e questo nome sia glorificato qui e in tutte le distese della nostra Rus’.

Possa l'immagine del santo principe Alexander ispirare la nostra gioventù sulla via del rafforzamento della loro fede. So che oggi gran parte dei giovani, trascinati da influenze esterne di vario genere, sono spinti alla periferia dell'attenzione verso la cosa più importante, o, come si dice nella parola di Dio, l'unica cosa necessaria (cfr. Lc 10,42) – la fede in Dio. Non farlo in alcun modo se vuoi essere felice. La fede in Dio dovrebbe essere al centro della vita. Questo non significa che devi andare in chiesa quasi tutti i giorni. Ciò significa che non deve passare un solo tuo giorno senza che, svegliandoti, non invochi il nome di Dio, non ti fai il segno della croce e dire: Signore, aiutami, proteggimi dalle tentazioni e, soprattutto, dagli errori, alcuni dei quali possono essere molto costosi e avere un impatto sul resto della vita.

A proposito, Alexander Nevsky aveva quasi la stessa età dei giovani che si trovano qui. All'età di 14 anni aveva già impugnato una spada, da giovanissimo ha combattuto sul lago Peipsi e sulle rive della Neva. Ve lo immaginate, soprattutto i giovani: con una pesante spada in mano, a cavallo, e non per mostrare la propria forza ad amici o conoscenti, ma per combattere fino alla morte! Perché in quel momento la battaglia significava un vero contatto tra gli avversari, il tasso di mortalità era enorme e nessuno sapeva se sarebbe tornato vivo dal campo di battaglia. Alexander Nevsky, un giovane di 19 anni, guidava il nostro esercito russo: che esempio brillante, forte e attraente per l'imitazione della nostra gioventù! Alexander Nevsky è il nostro eroe, il nostro santo e, naturalmente, un esempio straordinario per i giovani.

Ancora una volta voglio dire che non è stata una coincidenza che i nostri antenati abbiano chiamato la cattedrale di Tsaritsyn in onore del santo e nobile principe Alexander Nevsky. Questo nome è molto, molto corretto in relazione alla cattedrale, creata sulla terra particolarmente danneggiata durante la Grande Guerra Patriottica. È interessante notare che un memoriale secolare è stato creato sul Mamayev Kurgan - un'immagine grandiosa della Madre Patria con una spada sguainata di Vuchetich. Questo è un meraviglioso luogo della memoria per tutti coloro che sono morti qui - un luogo nazionale della memoria dei caduti. E che questa cattedrale diventi un luogo di preghiera ortodossa per tutte le vittime, insieme al Mamayev Kurgan. C'è una memoria storica, qui c'è una memoria spirituale, qui c'è la preghiera, ecco cosa ci lega davvero agli eroi-difensori di Volgograd. Possa questo tempio essere riempito e possano sempre essere innalzate qui preghiere a Dio per i grandi difensori della città sul Volga, per i grandi difensori della nostra Patria, nella moltitudine di coloro che perirono su queste rive del Volga».

Come dono alla comunità della chiesa appena consacrata, Sua Santità Vladyka ha presentato una immagine che era nella sua cella - un'antica icona del Santo Principe Alexander Nevsky, e per le chiese della metropolia di Volgograd - i Vangeli dell'altare.

Poi Sua Santità il Patriarca Kirill ha consegnato i premi della Chiesa. In considerazione dei lavori per la costruzione della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky a Volgograd, sono stati assegnati i seguenti premi:

* metropolita Feodor di Volgograd e Kamyshin - Ordine di San Sergio di Radonezh, III grado;

* A.I. Bocharov, governatore della regione di Volgograd, presidente del consiglio di fondazione per la costruzione della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky - Ordine del Santo Principe Daniele di Mosca, II grado;

* V.V. Likhachev, capo della città di Volgograd - Ordine di Sant'Andrea iconografo, III grado;

* arciprete Nikolaj Pichejkin, segretario della diocesi di Volgograd, custode della Cattedrale di Alexander Nevsky a Volgograd - medaglia dell'Ordine di Sant'Andrea iconogrago;

* arciprete Sergej Ermakov, presidente del consiglio di esperti per l'arte ecclesiastica, l'architettura e il restauro presso il Consiglio dei Vescovi della metropolia di Volgograd - medaglia dell'Ordine di Sant'Andrea iconografo;

* D.R. Khartung, direttore artistico della società «Laboratorio Pavlovskaya» - Ordine di Sant'Andrea iconografo, III grado;

* A.A. Lavdansky, capo del laboratorio di arte sacra «Kinovar», capo direttore artistico delle pitture della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky - Ordine di Sant'Andrea iconografo, III grado;

* V.N. Ivaschenko, presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda «Privolzhtransstroy» - diploma patriarcale;

* L.A. Alferov, presidente del Consiglio pubblico sotto il Comitato di costruzione della regione di Volgograd– diploma patriarcale;

* V.N. Grechin, presidente della Commissione per gli alloggi e i servizi comunali, la politica abitativa e l'edilizia della Duma regionale di Volgograd, vicepresidente del consiglio di fondazione per la costruzione della Cattedrale del Santo Principe Alexander Nevsky – diploma patriarcale.

«Ancora una volta, mi congratulo con tutti voi in un giorno storico per la città di Volgograd, per il nostro Paese, per la nostra Chiesa: la consacrazione della ricostruita Chiesa del Santo Principe Alexander Nevsky. Buona festa!», - ha detto il Primate della Chiesa russa.

Ai credenti sono state consegnate piccole icone del santo principe Alexander Nevsky con la benedizione patriarcale.

Poi Sua Santità il Patriarca Kirill, accompagnato dal metropolita Feodor di Volgograd e Kamyshin e dal governatore della regione di Volgograd, A.I. Bocharov, ha visitato la Chiesa inferiore in onore dei Santi Cirillo e Metodio, uguale agli Apostoli.

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Il santo principe Alexander Nevsky è da lungo tempo venerato nella terra del Basso Volga come patrono celeste. Il primo edificio in nome del santo fu una cappella costruita nel 1882 sulla piazza centrale di Tsaritsyn (oggi Volgograd). Fu eretta in memoria dell'imperatore Alessandro II, morto per mano dei terroristi. Più tardi, il 17 ottobre 1888, la famiglia di Alessandro III scampò miracolosamente a un incidente ferroviario. E già il 22 ottobre 1888, la Duma della città di Tsaritsyn decise di perpetuare l'evento con la costruzione di una cattedrale in onore del principe Alexander Nevsky, il patrono celeste dell'imperatore.

Fu deciso di prendere come modello la cattedrale di Kazan di Orenburg, ma poiché il suo architetto, Alexander Alexandrovich Yashchenko, non era più in vita, l'architetto provinciale di Saratov Yuri Nikolaevich Terlikov fu incaricato di lavorare al progetto. La prima pietra del tempio fu posta il 22 aprile 1901. Con la benedizione del vescovo Ioann (Kratirov) di Saratov e Tsaritsyn, la cerimonia è stata presieduta dal futuro ieromartire Hermogene (Dolganev), vescovo di Volsk.

Il 7 settembre 1915 furono installate le cupole sulla cattedrale. La pittura delle pareti secondo gli schizzi di Vasnetsov è stata eseguita dai suoi studenti. La consacrazione della cattedrale avvenne il 19 maggio 1918.

Dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917, la vita della comunità ecclesiale nella cattedrale di Alexander Nevsky si interruppe. Nel 1929 la chiesa fu chiusa, furono confiscati gli utensili della chiesa, smontate le croci, rimosse le campane e quindi il tempio fu adibito a deposito di automobili. Il 21 marzo 1932 l'edificio dell'ex cattedrale fu fatto saltare in aria.

Il 12 febbraio 2001, con l'obiettivo di restaurare la cattedrale, è stato creato il Fondo internazionale intitolato al santo principe Alexander Nevsky.

Poiché nella sede storica della cattedrale (via degli Eroi all'incrocio con viale Lenin) è già presente un'architettura, il terreno per la costruzione del tempio è stato individuato nel parco dietro al palco sulla Piazza dei combattenti caduti nel centro di Volgograd. Il 5 aprile 2016 ha avuto luogo la solenne posa della prima pietra nelle fondamenta della futura cattedrale.

Il nuovo tempio è una copia della cattedrale di 85 metri, che fu fatta saltare in aria nel 1932, - il progetto è stato creato, tra le altre cose, da vecchie fotografie sopravvissute. Nella parte inferiore della cattedrale si trovano la Chiesa battesimale dei Santi Cirillo e Metodio, uguale agli Apostoli, un'aula magna, uffici, una sagrestia e locali di servizio.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarhiya.ru)


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Agosto '17