03/04/2021
Siria - Falso rapporto Usa sui diritti umani


Damasco, 3 aprile 2021 – Il rapporto degli Stati Uniti sulle violazioni dei diritti umani in Siria è basato sulle informazioni dei gruppi terroristici e dei loro sponsor, ha riferito oggi il Ministero degli Esteri siriano.
Un rapporto pubblicato il 30 marzo afferma che la Siria continua ad essere in balia delle «atrocità» del presidente siriano Bashar Assad contro i siriani, che «lottano per una vita dignitosa e libera da più di dieci anni».
Il dicastero diplomatico di Damasco osserva che il rapporto affronta la situazione in Siria e in altri Paesi insoddisfatti della politica statunitense - Federazione Russa, Cuba, Cina, Venezuela, Iran e altri, «che si rifiutano di obbedire agli ordini di Washington».
Il Ministero degli Esteri ha sottolineato che il rapporto contiene «menzogne e informazioni confuse».
«Tutte le accuse di presunte violazioni dei diritti umani in Siria sono tratte dai rapporti delle organizzazioni terroristiche e dei loro sostenitori e sponsor nella regione e nel mondo», ha detto il Ministero degli Esteri siriano in un comunicato stampa pubblicato su Facebook.
Secondo i diplomatici siriani, gli autori del rapporto «si sono dimenticati delle gravi violazioni commesse dalle amministrazioni americane, di cui tutto il mondo è a conoscenza», sanzioni comprese.
Il Ministero degli Esteri ha ricordato a Washington l'assassinio dell'afroamericano George Floyd da parte della polizia «davanti a tutti gli americani e al mondo intero», fatto che gli Stati Uniti non hanno potuto nascondere, «nonostante il notevole controllo sui media».
Damasco ha definito le accuse degli Stati Uniti di violazioni dei diritti umani «l'apice dell'ipocrisia» in un momento in cui i siriani stanno subendo le sanzioni unilaterali disumane di Washington. «Il rapporto non tocca affatto il tema della vera sofferenza dei siriani a causa del terrorismo, finanziato dagli Stati Uniti, che ora sta depredando apertamente i siriani e privandoli di petrolio e grano», ha sottolineato il Ministero degli Esteri siriano.
«Coloro che, come gli Stati Uniti, hanno un bagaglio significativo di violazioni dei diritti umani in tutti gli angoli del mondo, non hanno il diritto di parlare di diritti umani», ha concluso la diplomazia siriana.
Nel 2020 gli Stati Uniti hanno ampliato le sanzioni contro la Siria, incluso il rafforzamento del blocco economico con la legge entrata in vigore a giugno, in base alla quale non solo le organizzazioni siriane ma anche altri Paesi che interagiscono con Damasco sono soggetti a sanzioni. Questa pressione ha svalutato notevolmente la valuta nazionale nei confronti del dollaro, provocato una carenza di alcuni prodotti farmaceutici nel mercato interno e aumentati i prezzi di molti beni essenziali. Le autorità siriane hanno ripetutamente fatto appello alla comunità internazionale chiedendo di condannare le sanzioni unilaterali e di adottare misure per revocarle, poiché tali azioni in primo luogo portano il popolo siriano alla fame e alla povertà e violano i diritti umani fondamentali.
Molti Stati concordano sul fatto che questa legge sia un passo sbagliato, Mosca spera che i segnali inviati a Washington da alcuni Paesi in tal senso vengano ascoltati negli Stati Uniti, aveva detto in precedenza il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov.

(Fonte: it.sputniknews.com)


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Foto del presidente siriano Bashar Assad a Damasco. © Sputnik. Valerij Melnikov.
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