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Agosto '17

Quarta conferenza sulla sicurezza mondiale a Mosca


Si è svolta il 16 aprile a Mosca la quarta conferenza sulla sicurezza internazionale, che tradizionalmente viene organizzata dal Ministero della Difesa della Federazione Russa. Il tema del convegno ha riguardato la «Sicurezza globale, sfide e prospettive».
Alla due giorni hanno partecipato rappresentanti dei militari di quasi 80 Paesi del mondo, compresi tutti i membri della Nato, nonché i dirigenti dell'Alleanza Atlantica.
Il ministro della Difesa russo, Sergej Shojgu, ha rilevato che la conferenza si è riunita nell'anno del 70° anniversario della Grande Vittoria, e ciò conferisce un significato particolare ai temi della sicurezza internazionale. Secondo Shojgu, «non abbiamo mai fatto distinzione tra la nostra vittoria e quella di altri». Piuttosto, «È nostro dovere comune prevenire nuove guerre, - ha dichiarato Shojgu, e la Russia è pronta a un'ampia cooperazione con tutti i Paesi del mondo».
I problemi della «parità della sicurezza» nel mondo non preoccupano solo la Russia. A favore della cooperazione globale si è pronunciato anche il ministro della Difesa cinese Cháng Wànquán, mentre il suo omologo bielorusso Andrej Ravkov ha parlato della situazione in Ucraina e dell'espansione delle forze Nato in Europa. Il ministro della Difesa serbo, Bratislav Gashich, a nome del suo Paese, ha auspicato la soluzione di tutte le controversie unicamente con mezzi pacifici.
Il ministro della Difesa dell'Iran, Hossein Dehghan, ha esortato India, Russia e Cina a cooperare per contrastare i piani della Nato sul dispiegamento del sistema di difesa missilistico, dichiarando che il suo Paese è pronto a iniziare le consultazioni. «Condivido l'idea della cooperazione multilaterale nel campo della difesa tra Cina, Iran, Russia e India, per opporsi alla progressiva espansione della Nato verso Est e al dispiegamento dello scudo missilistico in Europa», - ha detto Dehghan, rilevando che Teheran è pronta ad iniziare le consultazioni.
Il ministro iraniano ha anche sottolineato che la decisione sulla fornitura dei missili S-300 al suo Paese è stata presa. Ciò è stato confermato anche dal ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, secondo il quale sono in corso le trattative per la consegna.
Intervenendo alla conferenza, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha dichiarato che Mosca continua ad essere preoccupata dal problema dello scudo missilistico degli Usa.
«Vediamo tutto ciò come elemento di un progetto globale che crea dei rischi per le forze russe di deterrenza strategica e compromette gli equilibri regionali nel campo della sicurezza», - ha rilevato il ministro.
Il capo della diplomazia russa ha osservato che se dopo gli accordi sul programma nucleare dell'Iran i piani della difesa antimissile in Europa non saranno modificati, allora diventeranno palesi i già ovvi motivi di questo progetto. Secondo Sergej Lavrov, «già adesso è chiaro che quando è stato dichiarato il cosiddetto approccio adattativo nel problema della difesa missilistica, non ci è stata detta la verità».
«Come ha spiegato il presidente Obama, il significato di questo approccio consisteva nella disponibilità degli Usa ad adattare i loro piani antimissilistici alla situazione reale attorno al programma nucleare iraniano. Adesso a queste trattative è stato raggiunto un importante progresso, ma i programmi di difesa antimissile non vengono adattati alla situazione, ma vengono soltanto allargati», - ha rilevato il ministro Lavrov.



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Mosca - I partecipanti al convegno sulla sicurezza mondiale
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