ELEOUSA magazine
Agosto '17

La Parata più imponente di tutti i tempi. Mosca celebra la Vittoria contro il nazismo


Il presidente Vladimir Putin ha ringraziato il ministro della Difesa Sergej Shojgu e tutti coloro che hanno preparato la Parata della Vittoria per il buon lavoro. Lo ha detto durante una riunione sullo sviluppo del complesso militare-industriale, che si è tenuta a Sochi all'indomani delle celebrazioni. «Desidero ringraziare il ministro della Difesa e tutti coloro che hanno preparato la Parata nel giorno del 70° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, e a tutti coloro che vi hanno partecipato vorrei esprimere la mia gratitudine», - ha detto Putin, manifestando la sua soddisfazione per aver visto «i volti felici di tanti nostri cittadini».
Contemporaneamente alla Parata di Mosca, solenni celebrazioni sono state tenute anche in settanta città della Russia, comprese Sebastopoli e Kerch, in Crimea. All'estero: negli Stati Uniti, in Canada, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Grecia, Cuba, Romania, Estonia, Norvegia, Lettonia e Italia.
Il capo dell'Amministrazione presidenziale, Sergej Ivanov, ha rilevato che le celebrazioni in Crimea hanno avuto «un’importanza particolare». «Tutti noi ricordiamo con quale entusiasmo gli abitanti della Crimea e di Sebastopoli hanno celebrato il 9 maggio l'anno scorso, subito dopo il ritorno in Patria».


Mosca, 9 maggio 2015. Ore 10.00. I rintocchi dell’orologio della torre Spasskaja del Cremlino hanno danno inizio alla Parata della Vittoria nel giorno del 70° anniversario della fine della Grande Guerra Patriottica. Nella Piazza Rossa sventolano la leggendaria bandiera della Vittoria e la bandiera della Federazione Russa. Il gruppo della Guardia d'onore del Reggimento Preobrazhensky sfila presso il comando militare e la tribuna centrale con i veterani e gli ospiti d'onore.
Nel 1941 le truppe con le insegne di guerra si recarono al fronte di Mosca per respingere i nazisti direttamente dalla Parata militare sulla Piazza Rossa. Nel 1943-1944 le truppe innalzarono le bandiere di guerra nell'attacco a Kursk, nelle battaglie per la liberazione della Crimea e della città di Sebastopoli, della Bielorussia e dell'Ucraina e per la fine dell'assedio di Leningrado, la liberazione della Moldavia e delle Repubbliche Baltiche.
La Parata militare viene accolta dal ministro della Difesa della Federazione Russa, eroe di Russia e generale dell'Esercito Sergej Shojgu, che saluta i militari delle varie unità delle Forze Armate e si è diretto verso la tribuna centrale per il rapporto al presidente e comandante supremo delle Forze Armate della Federazione Russa Vladimir Putin.
Oltre sedicimila soldati hanno composto la Parata, divisi tra corpi di Fanteria, mezzi militari e dell'Aviazione, insieme a 194 unità di attrezzature militari di terra e 143 aerei ed elicotteri. A tutti loro, agli ospiti, all'amato popolo della Russia e al mondo intero il Presidente ha rivolto il suo discorso. «È la Parata più imponente di tutti i tempi», - ha detto Putin, evidenziando il ruolo dell'Urss nella vittoria contro il nazifascismo. È seguito, quindi, un minuto di silenzio.
Con la luce della nostra memoria riconoscente, con la luce del nostro lutto, che siano illuminati i nomi dei caduti. Ricordiamo... Tre anni, dieci mesi, e diciotto giorni. Ventisei milioni e quattrocentocinquantaduemila vite mietute dalla Grande Guerra Patriottica. Ricordiamo... Coloro che combatterono sul fronte, che fecero i partigiani, che soffrirono nei lager nazisti. Ricordiamo coloro che senza interruzione, giorno e notte, lavorarono nelle retrovie. Ricordiamo... Coloro che arrivarono a Berlino e a Praga e che non sono più con noi. Ricordiamo... I villaggi bruciati, i paesini cancellati dalla faccia della Terra. Ricordiamo... Centinaia di città che furono distrutte, ma che non si arresero al nemico! Ricordiamo... Ogni via, ogni casa! Tu, soldato della Grande Guerra Patriottica! Tu hai resistito fino all'ultimo sangue a Mosca e a Stalingrado, hai portato il pane a Leningrado assediata, sei bruciato nel tuo carro armato in fiamme a Prokhorovka... Dando la tua vita, nei hai salvate milioni di altre. Hai portato la libertà ai popoli dell'Europa... Non invadevi la terra altrui, non cercavi la gloria. Hai difeso la tua Patria! Hai difeso la tua famiglia e la vita delle generazioni future.
E di fronte a Te noi ci inchiniamo.
Passano anni, decenni... cambiano le generazioni. È forse possibile dimenticare l'eroismo dei soldati che hanno difeso non solo la nostra vita, ma lo stesso concetto di Uomo che i nazisti volevano calpestare? Nel giorno della Grande Vittoria noi chiniamo la testa davanti alla memoria dei figli e delle figlie, dei padri e delle madri, dei nonni, mariti, mogli, fratelli, sorelle, compagni d'armi, parenti e amici che non sono più tornati... È un minuto di silenzio.
Il Presidente si è poi congratulato con i veterani della Seconda Guerra Mondiale.
Tutte le Parate militari sulla Piazza Rossa sono aperte dai percussionisti della Scuola Militare di Mosca. In essa sfilano i gruppi con le insegne della Vittoria, la bandiera nazionale della Federazione Russa e le insegne delle Forze Armate della Russia. Passano, marciando solennemente, i militari nelle uniformi dei soldati e dei partigiani della Grande Guerra Patriottica.
Durante la Seconda Guerra Mondiale migliaia di cittadini si sono arruolati volontari per proteggere la Patria e la propria casa.
La parte storica della Parata viene aperta dai portabandiera con le insegne dei dieci fronti della fase finale della Grande Guerra Patriottica.
Sulla Piazza Rossa sono presenti le unità cerimoniali delle Forze Armate della Repubblica dell'Azerbaigian, il reggimento distaccato delle Forze Armate della Repubblica di Armenia e quello della Repubblica di Bielorussia, i cadetti dell'Istituto Militare di fanteria delle Forze Armate della Repubblica del Kazakistan, la Guardia Nazionale cerimoniale della Repubblica del Kirghizistan, i militari dell'Istituto del Ministero della Difesa della Repubblica del Tagikistan, «I granatieri», uno dei più antichi reggimenti dell'esercito dell'India, la Guardia d'onore delle Forze Armate della Mongolia, l'unità di élite dell'esercito serbo e l'unità che rappresenta le forze di terra, le forze navali ed aeree dell'esercito di liberazione della Cina, il reggimento composito delle Forze Armate, dell’Aviazione, delle Forze Navali e delle Forze di Difesa aerospaziale della Russia.
L'Accademia Militare Aerospaziale Mozhaysky è il principale centro di formazione e ricerca per gli specialisti che si occupano del lancio dei missili della famiglia «Angara».
Per la prima volta hanno preso parte alla Parata della Vittoria le allieve del «Collegio Statale di Mosca». Le forze missilistiche strategiche sono state rappresentate dagli ufficiali e dai cadetti dell'Accademia Militare «Pietro il Grande», che prepara il personale per la gestione dei complessi missilistici «Topol-M» e «Yars». Ha sfilato anche il reggimento composito delle Truppe aviotrasportate. I paracadutisti erano equipaggiati con l'attrezzatura da combattimento «Ratnik», complesso modulare di protezione, comunicazione, navigazione e di fuoco. Poi è stata la volta dei marinai di Sebastopoli. La Flotta del Mar Nero è stata rappresentata dagli ufficiali e dai cadetti della Scuola Superiore Navale dedicata all'ammiraglio Nakhimov.
Dinanzi alla tribuna d’onore hanno sfilato il reggimento delle truppe ferroviarie e il battaglione combinato delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica, che nel 1986 ha partecipato alle operazioni di soccorso a Chernobyl. Sulla grande Piazza c’erano anche i partecipanti più giovani della Parata: gli allievi della Scuola Militare «Aleksandr Suvorov» e dell'Accademia Navale «Pavel Nakhimov».
Tra i sedicimila soldati c’erano le Guardie d'onore della divisione «Dzerzhinsk» del Ministero dell'Interno della Russia, dell'Accademia della Protezione Civile russa e dell'Istituto di Mosca delle Guardie di frontiera dell'FSB. Tra i mezzi militari non poteva mancare il mito della Grande Guerra Patriottica: il leggendario carro armato T-34, che il mondo ha riconosciuto come il miglior carro armato del periodo. In testa ai mezzi militari c’era la colonna di carri armati «Tiger» e «Kornet-D», poi il carro armato più moderno «T-90A», in grado di distruggere target terrestri ed aerei a grande distanza. Al posto del carro armato «T-90» sulla piazza è entrato in scena il tank «Armata»: diventerà il principale carro armato dell'esercito russo. In marcia c’erano una colonna del sistema di difesa aereo missilistico «Pantsir-S» e una dei sistemi di difesa missilistici aerei S-400 «Triumph». Le caratteristiche degli «S-400» non hanno eguali nel mondo. Ha chiuso la Parata dei mezzi militari il blindato di prospettiva a ruote con la piattaforma «Boomerang», con in vista le bandiere delle Forze Armate della Federazione Russa.
La parte aviaria della Parata è stata aperta dal bombardiere strategico «Tu-160M», seguito dal gruppi di elicotteri da trasporto «Mi-26», da quattro elicotteri Mi-8AMTSH, e dagli elicotteri da combattimento e trasporto «Mi 8MTV5». Nel cielo di Mosca hanno volato cinque elicotteri «Ansat-Y» e per la prima volta gli elicotteri da trasporto da combattimento «Mi- 35M». Poi gli elicotteri d'attacco Ka-52 «Alligator», i migliori al mondo di questa classe. Dietro di loro c’erano la pattuglia acrobatica di elicotteri Mi-28N «Cacciatore Notturno» e una coppia di bombardieri strategici supersonici Tu-160 «Cigno Bianco».
I piloti dell'Aviazione hanno mostrato il rifornimento in volo di diversi tipi di aerei: il bombardiere Tu-160, la coppia di bombardieri Su-34, sotto l'ala del rifornitore «IL-78», la coppia di bombardieri «Su-24» e di caccia-intercettori «MiG-31». Hanno sorvolato la piazza otto caccia multifunzionali «Su-30» ed «SU-35», alle loro spalle cinque «MiG-29 SMT» modernizzati. Poi un gruppo di otto cacciabombardieri «Su-34» ed otto bombardieri Sukhoi «Su-24M». Dopo il volo di otto caccia-intercettori pesanti «MiG-31», è seguito quello dei bombardieri «Su-25 sm», «Su-34» e dei caccia «Su-27» e «MiG-29». Si sono esibite anche le famose pattuglie acrobatiche dei «Russian Knights» e «Swifts», formati da cinque «Su-27» e quattro «MiG-29». I piloti dell'Aviazione si sono congratulati con tutti i veterani per il 70° anniversario della Grande Vittoria. Quindici caccia, tra «MiG-29» e «Su-25», hanno scritto in cielo il numero 70, gli anni della Vittoria sul nazismo.Hanno chiuso la parata sei cacciabombardieri «Su-25 SM», i cui fumi tricolori hanno rappresentato i colori della bandiera della Federazione Russa.
Sulle note de «Il Giorno della Vittoria» la Parata è terminata.



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Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin
Piazza Rossa
Esibizione dei cacciabomardieri con i colori della bandiera russa
Agosto '17