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Agosto '17

Congresso mondiale dei cosacchi. Il Patriarca Kirill visita la metropolia del Don


Il 13 e 14 ottobre si è svolta la visita primaziale di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill nella metropolia del Don, nell’oblast’ di Rostov, nella Russia europea meridionale, al confine con le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e il Caucaso del Nord. Il 13 ottobre, il Patriarca ha incontrato l’ataman delle truppe cosacche del Don e ha celebrato la Veglia di Tutta la Notte nella Cattedrale militare della Resurrezione di Starocherkassk (distretto di Aksaj). Il 14 ottobre, festa della Protezione della Santissima Madre di Dio, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha consacrato la restaurata Cattedrale dell'Ascensione di tutte le truppe cosacche a Novocherkassk e ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa appena consacrata. Lo stesso giorno, il Primate ha presenziato all'apertura del V Congresso mondiale dei cosacchi sul tema «Cosacchi: unità, Chiesa, Patria». Al congresso hanno partecipato 300 delegati provenienti dalla Russia e dai Paesi vicini e lontani. In considerazione dell’importanza della rinascita dei cosacchi e tenendo conto della decisione del congresso mondiale dei cosacchi sullo status della città di Novocherkassk come capitale del mondo dei cosacchi, e dell’accresciuta importanza della Cattedrale militare dell'Ascensione come suo centro spirituale, il 28 marzo 2014 il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill ha assegnato al tempio lo status di Cattedrale Patriarcale con il nome di «Cattedrale Patriarcale dell'Ascensione di tutte le truppe cosacche».


La delegazione ufficiale che ha accompagnato il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ durante la visita nella metropolia del Don comprendeva il cancelliere del Patriarcato di Mosca, metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga, il capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca, vescovo Sergij di Solnechnogorsk, il capo del Servizio di protocollo del Patriarca, arciprete Andrej Milkin, il responsabile dell’ufficio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, diacono Aleksandr Volkov.
All'aeroporto internazionale di Rostov sul Don Sua Santità ha incontrato il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Meridionale, Vladimir Vasilevič Ustinov, il governatore della regione di Rostov, Vasilij Yureviĉ Golubev, il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk, il vescovo Kornilij di Volgodonsk e Sal’sk, il vescovo Simon di Šachtinskij e Millerovo, il clero della metropolia del Don. Poi il Primate della Chiesa Russa si è rivolto ai giornalisti dicendo in particolare: «Ogni volta che si arriva nel Sud della Russia, nella regione di Rostov, si entra in contatto con un ambiente speciale, creato dalle persone. L’oblast’ di Rostov è abitata dai cosacchi ed esprime i loro nobili sentimenti. Per la natura stessa delle persone che vivono qui, questa terra non può non essere eroica, e così in effetti è stato nel corso della storia. Così, venendo in questa terra, ammiro il passato e apprezzo il presente, che è nelle opere e nelle azioni delle persone che vivono nella terra di Rostov».
Dall’aeroporto Sua Santità il Patriarca Kirill si è diretto a Starocherkassk, dove nella Cattedrale militare della Resurrezione di Cristo ha tenuto la Veglia di Tutta la Notte alla vigilia della festa della Protezione della Madre di Dio.
La cattedrale è il più antico tempio non solo nella regione di Rostov, ma anche in tutto il Sud della Russia. È la prima chiesa in pietra sul Don e fino al 1805 è stato il tempio principale dei cosacchi. Nel 1650 essi costruirono un tempio di legno sulla piazza vicino alla zona militare. A causa dei frequenti incendi che si verificarono a Cherkassk (l’allora nome del paese), la cattedrale è stata bruciata due volte.
Il tempio di pietra è stato costruito negli anni 1706-1719. Fu eretto durante il decreto di Pietro I, che vietava la costruzione di edifici in pietra ovunque, tranne che a San Pietroburgo. Tuttavia, per esigenze politiche Pietro stesso contribuì alla sua costruzione, aiutando con soldi, materiali, e prendendo parte personalmente alla costruzione dell’edificio ponendo qualche mattone in calce, come è riportato sull’iscrizione commemorativa già nel XIX secolo. Si ritiene inoltre che i lavori principali di costruzione siano stati svolti dai maestri di Mosca, inviati dallo zar stesso.
L'edificio ha un’altezza di 49 metri ed è stato progettato in stile barocco ucraino da un famoso architetto. Nei pressi del tempio è stato eretto un campanile alto 48 metri, secondo l’architettura tradizionale russa del XVII secolo. È l'unico edificio nel suo genere nel Sud della Russia. Il campanile è stato costruito sul modello di quello in costruzione a Mosca a pianta ottagonale e si compone di quattro parti: il piano seminterrato (scantinato), quadrangolare, la parte ottagonale e la cupola ottagonale sormontata dalla croce. Al primo e secondo piano del campanile negli anni 1744-1857 l’esercito cosacco teneva l'archivio militare, e nel piano interrato per lungo tempo ha rinchiuso i criminali.
Su tre lati la cattedrale è circondata da una galleria a due piani, che si ricollega visivamente all'architettura cosacca di Cherkassk.
L'interno del tempio contrasta con l'aspetto sobrio esterno. L'esclusiva iconostasi a cinque livelli in legno scolpito dorato della grandezza di 19 x 23 metri, contiene 149 icone della metà del XVIII secolo. Di fronte alle porte regali del santuario (dinanzi all'iconostasi) pende un lampadario in ottone a cinque livelli di peso superiore a 550 kg. Si crede che sia stato portato nel 1643 dalla Chiesa di San Giovanni Battista di Azov dall’ataman Iosif Petrov.
Le grandi finestre semicircolari della galleria che circondano la cattedrale al lato sud, avevano scopo difensivo. Quando Cherkassk era la capitale dei cosacchi del Don, nei magazzini della galleria erano conservati i beni delle truppe del Don con massicce porte di ferro. Di fronte all’altare sono presenti sul pavimento di metallo iscrizioni che attestano che nel tempio hanno pregato imperatori russi e granduchi.

Nel giorno della festa della Protezione della nostra Santissima Madre di Dio e sempre Vergine Maria, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha eseguito il rito della grande consacrazione della «Cattedrale Patriarcale dell'Ascensione di tutte le truppe cosacche di Novocherkassk» e ha celebrato la Divina Liturgia nella chiesa appena consacrata.
Nel tempio è stata portata dalla Cattedrale della Natività della Madre di Dio di Rostov sul Don la copia esatta dell'icona miracolosa della Madre di Dio del Don. L'immagine, scritta con la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill, è stata realizzata nell’arco di due anni dai maestri del Monastero stavropigiale di San Daniele di Mosca: artisti, restauratori, storici dell'arte. Il lavoro si è svolto sotto il patrocinio della Galleria statale Tretyakov e del Ministero della Cultura. Il 6 maggio di quest'anno, l’icona è stata portata da Mosca a Rostov sul Don.
Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita di San Pietroburgo e Ladoga Varsonofy, cancelliere del Patriarcato di Mosca; il metropolita Isidor di Yekaterinodar e Kuban; il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk, presidente del Dipartimento sinodale per l'istruzione religiosa e la catechesi del Patriarcato di Mosca; il metropolita Kirill di Stavropol e Nevinnomyssk, presidente del Comitato sinodale per la cooperazione con i cosacchi; l’arcivescovo Justinian di Elista e Kalmykija; il vescovo Sergij di Solnechnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; il vescovo Kornilij di Volgodonsk e Sal’sk; il vescovo Simon di Šachtinskij e Millerovo; l’arciprete Oleg Dobrinskij, decano dei templi del Distretto di Novocherkassk; l’igumeno Filaret (Avdjushkin), rettore della Cattedrale dell'Ascensione del Signore di tutte le truppe cosacche a Novocherkassk; i confessori delle truppe cosacche della Russia; il clero della diocesi di Rostov.
Nel tempio hanno pregato il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, presidente del Consiglio di Presidenza della Federazione Russa per gli affari dei cosacchi della Russia, Aleksandr Dmitryevič Beglov, il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Meridionale, Vladimir Vasilevič Ustinov, il governatore della regione di Rostov, Vasilij Yureviĉ Golubev, il vice ministro della Cultura della Federazione Russa, Grigorij Yuljanovič Pirumov, il capo dell'Agenzia Federale per gli Affari di nazionalità, Igor Vjacheslavovič Barinov, gli ataman delle truppe cosacche, i rappresentanti dei cosacchi del Don, le suore della Carità del decanato di Novocherkassk, i cadetti della Grande Armata del Don.
I canti liturgici sono stati eseguiti dal grande coro metropolitano dei sacerdoti (diretto dall’arcidiacono Vladimir Zubritskij), e dal coro del decanato di Novocherkassk (diretto da Oksany Vladimirovič Zhukov).
Dopo la «supplica intensa» Sua Santità il Patriarca ha pregato per la pace in Ucraina.
Il discorso prima della comunione ai santi misteri di Cristo è stato tenuto dal decano dei templi del distretto di Novocherkassk, arciprete Oleg Dobrinskij. Il servizio è stato trasmesso in diretta dai canali televisivi «Regione del Sud» e «Unione» e sui maxi schermi installati sulla piazza di fronte alla cattedrale.
Al termine della Liturgia, il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk ha accolto Sua Santità Vladyka e ha presentato in dono al Primate della Chiesa Russa l’icona dell'Ascensione del Signore e un antico libro, pubblicato in occasione della prima consacrazione della cattedrale di Novocherkassk nel 1905.
Il governatore della regione di Rostov, Vasilij Yureviĉ Golubev, ha rivolto parole di benvenuto a Sua Santità il Patriarca Kirill e a tutti coloro che erano riuniti nel tempio appena consacrato.
Sua Santità il Patriarca Kirill si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale. Come dono alla cattedrale di Novocherkassk ha presentato l’icona della Madre di Dio di Port Arthur.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha ringraziato il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk per il suo impegno pastorale e ha presentato in dono al gerarca la croce e la panagia, realizzate in occasione del millesimo anniversario del riposo del santo principe e isoapostolo Vladimir, il battista della Rus’.
In considerazione dell’aiuto per il restauro della «Cattedrale Patriarcale dell’Ascensione di tutte le truppe cosacche» di Novocherkassk, Sua Santità il Patriarca Kirill ha presentato le alte onorificenze della Chiesa ortodossa russa: il vice ministro della Cultura della Federazione Russa, Grigorij Yuljanovič Pirumov, è stato insignito dell'ordine di Sant’Andrea iconografo, III grado; l'ordine di San Sergio di Radonež, III grado, è stato invece assegnato al rettore della Cattedrale di Novocherkassk, igumeno Filaret (Avdjushkin), e al tesoriere, Aleksandr Dudin.
Ai fedeli sono state consegnate piccole icone della Protezione della Santissima Madre di Dio con la benedizione Patriarcale.

Al termine della Divina Liturgia Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha partecipato alla parata delle unità militari dei distretti cosacchi della «Grande Armata del Don» sulla piazza Ermak, di fronte al tempio.
L'evento è stato organizzato nell'ambito del V Congresso mondiale dei cosacchi e dedicato alla festa della Protezione della Madre di Dio.
Tra gli ospiti d'onore c’erano il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, presidente del Consiglio di Presidenza della Federazione Russa per gli affari dei cosacchi, Aleksandr Dmitryevič Beglov, il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Meridionale, Vladimir Vasilevič Ustinov, il governatore della regione di Rostov, Vasilij Yureviĉ Golubev, il capo della metropolia del Don, metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk.
Dal portico della cattedrale il Primate della Chiesa russa ha rivolto la parola primaziale.
Poi ha preso la parola il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, Aleksandr Dmitryevič Beglov, che ha portato i saluti del Presidente della Russia Vladimir Vladimirovič Putin in occasione della festa della Protezione della Madre di Dio. «Questa festa che ci vede oggi riuniti cade in un anno significativo - l'anno del 70° anniversario della nostra Vittoria. Per la prima volta in 70 anni, per decisione del Presidente, i cosacchi hanno preso parte alla parata del 9 maggio sulla Piazza Rossa», - ha detto Beglov, ricordando che quest'anno ricorre anche il millesimo anniversario del riposo del santo principe Vladimir, uguale agli Apostoli. «E quest'anno abbiamo ottenuto un dono meraviglioso: per decisione del Presidente e con la benedizione di Sua Santità il Patriarca Kirill, è stato restaurato il tempio principale dei cosacchi», - ha detto il presidente del Consiglio di Presidenza della Federazione Russa per gli affari dei cosacchi.
Al termine dei discorsi si è tenuta la parata. Sulla piazza Ermak hanno sfilato le unità militari dei distretti cosacchi della «Grande Armata del Don» e il corpo dei cadetti. L'evento è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Regione del Sud». Numerosissimo il pubblico intervenuto, che ha potuto seguire l’evento sui grandi schermi installati sulla piazza di fronte alla cattedrale.

Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha guidato la cerimonia di apertura e la sessione plenaria del V Congresso Mondiale dei cosacchi sul tema: «I Cosacchi: unità, Chiesa, Patria». L'evento ha avuto luogo presso la Cattedrale dell’Ascensione di tutte le truppe cosacche.
L'obiettivo principale del congresso è stato quello di rafforzare l'unità etnica e culturale, spirituale, organizzativa e informativa dei cosacchi in Russia e all'estero, e il loro posto nella vita politica, economica e culturale del Paese.
Al tavolo di presidenza erano presenti: Sua Santità il Patriarca Kirill; il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, presidente del Consiglio di Presidenza della Federazione Russa per gli affari dei cosacchi, Aleksandr Dmitryevič Beglov; il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Meridionale, Vladimir Vasilevič Ustinov; il capo dell'Agenzia Federale per gli Affari di nazionalità, Igor Vjacheslavovič Barinov; il governatore della regione di Rostov, Vasilij Yureviĉ Golubev; il presidente del Comitato sinodale per la cooperazione con i cosacchi, metropolita Kirill di Stavropol e Nevinnomyssk; l’ataman delle truppe cosacche della «Grande Armata del Don», generale Viktor Georgievič Goncharov.
Accanto al tavolo della presidenza è stata posta la copia dell’icona miracolosa della Madre di Dio del Don portata dalla Cattedrale della Natività della Madre di Dio di Rostov sul Don, e gli stendardi delle comunità delle truppe cosacche della «Grande Armata del Don».
Per partecipare al congresso sono stati eletti 300 delegati provenienti dalla Russia e da 26 Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) e da altri Paesi all’estero (Stati Uniti d'America, Australia, Nuova Zelanda, Ucraina, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, e altri), compresi i rappresentanti dei ministeri e dei dipartimenti federali, delle comunità militari cosacche della Federazione Russa, delle comunità dei singoli distretti cosacchi.
Un messaggio di saluto ai partecipanti del congresso è stato inviato dal presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovič Putin, annunciato dal rappresentante plenipotenziario del Presidente russo nel Distretto Federale Meridionale, Vladimir Vasilevič Ustinov, e dal primo ministro della Federazione Russa Dmitrij Anatol'evič Medvedev, che è stato letto dal capo dell'Agenzia Federale per gli Affari di nazionalità, Igor Vjacheslavovič Barinov.
Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha rivolto un discorso introduttivo ai partecipanti della sessione plenaria. Poi è intervenuto il presidente del Consiglio di Presidenza della Federazione Russa per gli affari dei cosacchi, Aleksandr Dmitryevič Beglov.
Ulteriori presentazioni sono state fatte dal presidente del Consiglio degli ataman delle comunità militari cosacche del Don, dagli ataman delle comunità cosacche delle truppe del Kuban, da un membro del consiglio supremo del congresso, il generale cosacco Nikolaj Aleksandrovič Doluda, che ha parlato «Sulle attività internazionali delle comunità cosacche iscritte nel registro nazionale della Federazione Russa e delle associazioni pubbliche dei cosacchi», e infine dal presidente del Comitato sinodale per la cooperazione con i cosacchi, metropolita Kirill di Stavropol e Nevinnomyssk, che parlato del concetto di Chiesa ortodossa russa per la cura spirituale dei cosacchi, come richiesto dal Consiglio di Presidenza russo.
Dopo aver partecipato al congresso, Sua Santità il Patriarca Kirill è andato a Rostov sul Don. All'aeroporto internazionale del capoluogo regionale il Primate della Chiesa ortodossa russa è stato accompagnato dal rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Meridionale, Vladimir Vasilevič Ustinov, dal governatore della regione di Rostov, Vasilij Yureviĉ Golubev, dal metropolita di Rostov e Novocherkassk Merkurij. Il Primate ha ringraziato la dirigenza della regione e della metropolia del Don per l’organizzazione della visita. Da Rostov sul Don Sua Santità è partito per Mosca.



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Cattedrale della Resurrezione di Cristo di Starocherkassk
«Tesori della steppa. Sarmati». Museo storico-archeologico e paleontologico di Azov (oblast' di Rostov)
Rito di consacrazione della Cattedrale di Novocherkassk
Novocherkassk - Parata della «Grande Armata del Don»
Novocherkassk - Quinto Congresso mondiale dei Cosacchi
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