Mosca, 17 aprile 2025 – Il Giovedì Santo, giorno del ricordo dell’Ultima Cena, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia di San Basilio il Grande e il rito di consacrazione del Santo Crisma nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.

Lunedì della Settimana Santa, nella Piccola Cattedrale del Monastero stavropegico del Don a Mosca, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha eseguito un servizio di preghiera per l’inizio della preparazione del Crisma, che viene fatto bollire per tre giorni: dal Lunedì Santo fino alla sera, per tutto il Martedì Santo e la mattina del Mercoledì Santo. Durante tutto questo tempo, i sacerdoti leggono a turno il Santo Vangelo e i diaconi mescolano il Crisma, che viene trasportato in vasi fino alla Cattedrale di Cristo Salvatore. Dopo il servizio serale del Mercoledì Santo, i vasi vengono posizionati sul lato settentrionale, meridionale e, se necessario, orientale dell’altare. Il Giovedì Santo, durante la Liturgia, prima del Grande Ingresso, l’alabastro (un contenitore speciale per conservare il crisma antico) viene trasferito da un altare all’altro.

La mattina del Giovedì Santo, Sua Santità il Patriarca Kirill è arrivato all’ingresso occidentale della Cattedrale di Cristo Salvatore. Alle porte del tempio Sua Santità Vladyka ha consegnato l’alabastro al primo sacerdote, l’arciprete Vladimir Divakov, che lo ha portato nell’altare e lo ha deposto sul trono a sinistra del tabernacolo.

All’arrivo nella Cattedrale di Cristo Salvatore, il Primate della Chiesa russa ha venerato le sacre reliquie di san Filarete, metropolita di Mosca.

 

 

Durante la Liturgia hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Grigorij di Voskresensk, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Feognost di Kashira, presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo; il metropolita Arsenij di Zvenigorod; l’arcivescovo Foma di Odintsovo e Krasnogorsk, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; l’arcivescovo Aksij di Podolsk e Ljubertsij; il vescovo Tikhon di Vidnoe; il vescovo Nikolaj di Balashikha e Orekhovo-Zuevo; il vescovo Serafim di Istra, presidente del Dipartimento sinodale per gli Affari giovanili; il vescovo Siluan di Pavlovo-Posad, vicedirettore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il vescovo Mefodij di Yegoryevsk, presidente facente funzioni della Commissione sinodale biblico-teologica, rettore dell’Università ortodossa di San Tikhon per le discipline umanistiche; il vescovo Aleksij di Ramenskij, segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l’arciprete Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ per la città di Mosca; l’arciprete Mikhail Rjazantsev, custode della Cattedrale di Cristo Salvatore; il clero di Mosca.

Erano presenti nel tempio: il Commissario per i diritti umani nella Federazione Russa T.N. Moskalkova; il primo vicedirettore del Dipartimento di comunicazione aziendale delle «Ferrovie Russe», presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione per la conservazione e lo sviluppo dell’arcipelago delle Solovki A.V. Guts; il primo vicedirettore delle «Ferrovie Russe» V.V. Mikhajlov.

I canti liturgici sono stati eseguiti dal Coro patriarcale della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da I.B. Tolkachev).

Il servizio patriarcale è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore», nonché sul portale ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarkhija.ru.

Durante la litania della «supplica intensa» sono state elevate petizioni speciali, Sua Santità il Patriarca ha letto la preghiera per la Santa Rus’. Durante la litania funebre, Sua Santità Valdyka ha elevato una petizione per il riposo dell’indimenticabile Sua Santità il Patriarca Alessio I, morto in questo giorno 56 anni fa.

La processione del Grande Ingresso comprendeva il primo sacerdote, arciprete Vladimir Divakov, con l’alabastro del crisma antico, e da due coppie di sacerdoti con i vasi del nuovo crisma. Alle porte reali, Sua Santità il Patriarca ha preso l’alabastro e lo ha deposto sul trono. I vasi con il nuovo crisma sono stati posti a destra e a sinistra del trono, davanti ai vasi che si trovavano lì.

Dopo il canone eucaristico, il Primate ha compiuto il rito della consacrazione del crisma. Prima dell’inizio del servizio, Sua Santità Vladyka si è rivolto ai presenti: «Il Signore si compiacque di creare la Chiesa dopo la Sua ascensione al cielo: una comunità di persone che credono in Lui. Ma questa non è solo un’associazione di persone con idee simili: la Chiesa è chiamata a continuare la Sua opera in tutto l’universo. E l’opera di Dio, rivelata a noi attraverso il Figlio, non è legata solo all’insegnamento di elevati valori morali, ma è qualcosa di più: il Signore, che si è sacrificato per la salvezza del genere umano, desiderava che la Sua potenza, ciò che chiamiamo grazia, rimanesse invariabilmente con coloro che diventavano Suoi seguaci, i discepoli, cioè con la Chiesa di Dio.

E il Signore suggellò questo dono con la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, come è ben noto dal Libro degli Atti. Gli Apostoli, quando ordinarono i loro successori, chiamati sorveglianti o «vescovi» in greco, fecero loro questo dono affinché questi uomini guidassero le comunità cristiane. Così il dono dello Spirito Santo, ricevuto dal Signore, conferito ai santi apostoli, attraverso di loro ai loro successori, i vescovi, e attraverso i gerarchi ai sacerdoti, viene trasmesso nella Chiesa fino a oggi, e il portatore visibile e fisico di questa grazia è la santo crisma.

Questa sostanza è una composizione molto complessa di vari ingredienti naturali profumati, davvero notevole nel suo aroma, ma non è questa la sua forza, bensì il fatto che la grazia trasmessa dal Signore tramite i santi apostoli, poggiando sull’episcopato e, tramite l’episcopato, sul clero, viene rivelata anche a tutti i credenti attraverso il santo crisma.

Il Giovedì Santo celebriamo la consacrazione del crisma, e quel giorno è oggi. Vi chiedo tutti di pregare per la nostra Chiesa, per il nostro popolo, affinché la fede non venga mai meno in coloro che ricevono la grazia dai santi apostoli, affinché il nostro episcopato, il nostro clero conservino rigorosamente la fede apostolica, affinché nessuna tentazione umana provochi scismi e divisioni, affinché la vita del popolo di Dio, cioè di tutti noi, scorra nell’unità, nella saggezza, nella purezza spirituale e fisica e affinché tutti, anche coloro che peccano, abbiano la possibilità, attraverso il pentimento, la comunione dei Santi Misteri di Cristo e nel battesimo – attraverso la cresima – ricevere il dono della grazia, mediante la quale i nostri peccati vengono guariti. Che il Signore protegga tutti noi, la nostra Chiesa, il nostro popolo, e ci aiuti a preservare le verità comandate da Dio, affinché queste verità siano trasmesse di generazione in generazione fino alla fine dei tempi. Amin».

Durante il canto del tropario di Pentecoste il Primate ha versato l’antico crisma dal vaso di alabastro in ogni vaso insieme al crisma appena consacrato. Poi, secondo la tradizione, Sua Santità il Patriarca Kirill ha riempito l’alabastro con il crisma appena consacrato. Questo gesto simboleggia la successione ininterrotta della grazia che si è conservata nella Chiesa dagli Apostoli fino ai giorni nostri. Al termine della Divina Liturgia, il custode del sacro crisma, ieromonaco Mitrofan (Matytsyn), custode della residenza patriarcale e sinodale nel Monastero di San Daniele, e altri membri del clero hanno portato l’alabastro e i vasi con il nuovo crisma nella Chiesa della residenza sinodale nel Monastero di San Daniele. Con la benedizione di Sua Santità il Patriarca, il crisma verrà trasferito a tutte le diocesi del Patriarcato di Mosca.

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dal vescovo Serafim di Istra, presidente del Dipartimento sinodale per gli Affari giovanili.

Al termine della Liturgia, il Primate della Chiesa russa si è rivolto ai fedeli con la parola primaziale.

Questa sera, vigilia del Venerdì Santo, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato il Mattutino nella Cattedrale di Cristo Salvatore con la lettura dei 12 Vangeli della Santa Passione di nostro Signore Gesù Cristo.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarkhija.ru)