Mosca, 2 maggio 2025 – Il presidente del Dipartimento sinodale per le relazioni tra la Chiesa, la società e i media V.R. Legojda ha rilasciato una dichiarazione in relazione alle notizie apparse il 2 luglio 2025 sulla privazione della cittadinanza ucraina a Sua Beatitudine il metropolita di Kiev e di tutta l’Ucraina Onufrij.
«Le autorità ucraine continuano ad esercitare pressioni sul gregge, sul clero e sui vescovi della Chiesa ortodossa ucraina, l’unica Chiesa ortodossa canonica del Paese. Sequestri di chiese, persecuzioni di clero e laici, espulsioni, arresti e procedimenti penali contro i vescovi: ora a questa lista si aggiunge la privazione della cittadinanza al Primate della Chiesa ortodossa ucraina, Sua Beatitudine il Metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l’Ucraina», – ha osservato V.R. Legojda.
Secondo lui, la valutazione giuridica di questo passo è ancora da definire, «ma già ora possiamo affermare con sicurezza che la privazione della cittadinanza al metropolita Onufrij non è solo una misura legale rivolta contro un cittadino ucraino», ma un duro atto politico con l’obiettivo di esercitare pressioni sull’intero gregge della Chiesa ortodossa ucraina.
«Si tratta di una continuazione della persecuzione della Chiesa e dei credenti, che costituiscono la maggioranza dei cittadini ucraini», – ha affermato il capo del Dipartimento sinodale.
(Fonte: Patriarkhija.ru)