Mosca, 9 giugno 2025 – Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov è intervenuto al «Forum del Futuro 2050», dove ha valutato il livello delle relazioni con gli Stati Uniti e ha parlato della situazione in Ucraina. Dichiarazioni chiave nel materiale di RIA Novosti:
Relazioni con gli Stati Uniti
- Mosca sarà pronta a riprendere i negoziati con gli Stati Uniti sulla stabilità strategica quando la discussione sarà paritaria.
«L’amministrazione Trump desidera riprendere il dialogo strategico. Partiamo dal presupposto che non appena gli elementi fondamentali delle nostre relazioni, su cui si basano, saranno allineati ai principi di condurre negoziati paritari sulla stabilità strategica, saremo pronti a riprendere tali negoziati. Per ora, è necessario compiere ulteriori sforzi».
- Putin e Trump hanno un rapporto di lavoro e nei colloqui vanno subito al punto;
- La Russia ha un rapporto più normale con l’attuale amministrazione rispetto all’amministrazione Biden;
- Mosca non sa come Trump venga informato degli attacchi ucraini contro la Russia.
«Non so come stiano le cose con l’informazione del Presidente (degli Stati Uniti, ndr) sulle operazioni che il regime ucraino sta conducendo contro il nostro Paese. Il fatto che un numero enorme di consiglieri americani si trovi nell’edificio della SBU è un dato di fatto. Nessuno li ha rimossi da nessuna parte. Il fatto che vi lavorino istruttori di altri Paesi, che forniscono armi al regime ucraino, è anch’esso un dato di fatto.”
Conflitto in Ucraina
- L’operazione speciale in Ucraina continuerà, ma parallelamente la Russia è pronta ad adottare misure diplomatiche;
- i risultati ottenuti sul campo dall’operazione militare speciale saranno un giorno formalizzati sotto forma di documenti legali;
- i migliori diplomatici nel conflitto ucraino rimangono i combattenti russi in prima linea, che combattono per la verità e l’onore del popolo;
- la Russia farà tutto il possibile per contrastare il rischio di un aumento della minaccia terroristica proveniente dall’Ucraina;
«La nostra posizione è chiara. Sappiamo per cosa stiamo combattendo. E lì, direttamente sul fronte, sul piano diplomatico, economico e per l’educazione dei nostri figli».
- La mancanza di un’indagine sulla tragedia avvenuta alla Casa dei Sindacati di Odessa è una vergogna per il Consiglio d’Europa e per l’intero Occidente.
(Fonte: RIA Novosti)