01/02/2023

Mosca, 1 febbraio 2023 - Nel quattordicesimo anniversario dell'intronizzazione di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill, è stata celebrata la Divina Liturgia nella Chiesa Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha celebrato il servizio divino con i paramenti dell'intronizzazione.

Hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, capo del Distretto metropolitano dell'Asia centrale; il metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga; il metropolita Pavel di Krutitsij e Kolomna, vicario patriarcale della metropolia di Mosca; il metropolita Veniamin di Minsk e Zaslavl, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia; il metropolita Dionisij di Voskresensk, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus', direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca; il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca; il metropolita Kliment di Kaluga e Borovsk, presidente del Consiglio editoriale della Chiesa ortodossa russa; il metropolita Sergij di Voronezh e Liski; il metropolita Vladimir di Omsk e Tavričeskoe; il metropolita Arsenij di Lipetsk e Zadonsk; il metropolita Konstantin di Petrozavodsk e della Carelia, presidente della Commissione liturgica sinodale; il metropolita German di Kursk e Rylsk; il metropolita Panteleimon di Krasnojarsk e Achinsk; il metropolita Ioann di Yoshkar-Ola e Mari; il metropolita Rostislav di Tomsk e Asino; il metropolita Kirill di Kazan e Tatarstan; il metropolita Iosif di Ivanovo-Voznesensk e Vichuga; il metropolita Merkurij di Rostov e Novocherkassk; il metropolita Aleksandr di Brjansk e Sevsk; il metropolita Daniil di Kurgan e Belozersk; il metropolita Feognost di Kashira, presidente del Dipartimento sinodale per i monasteri e il monachesimo; il metropolita Feodosij di Tambov e Rasskazovo; il metropolita Georgij di Nizhnij Novgorod e Arzamas; il metropolita Longin di Simbirsk e Novospassky; il metropolita Mark di Rjazan e Mikhajlovsk; il metropolita Amvrosij di Tver e Kashin; il metropolita Aristarkh di Kemerovo e Prokopyevsk; il metropolita Elisej (Ivanov); il metropolita Nikodim di Novosibirsk e Berdsk; il metropolita Iosif (Maslennikov); il metropolita Tikhon di Orlov e Bolkhov; il metropolita Zinovij di Saransk e Mordovia; il metropolita Artemij di Khabarovsk e Amur; il metropolita Sava di Vologda e Kirillov; il metropolita Ignatij di Saratov e Vol’sk; il metropolita Kornilij di Arkhangelsk e Kholmogory; il metropolita Vladimir di Vladivostok e Primorskij; il metropolita Maksimilian di Irkutsk e Angarsk; il metropolita Sergij di Barnaul e Altaj; il metropolita Nikon di Astrakhan e Kamyzjak; il metropolita Serafim di Penza e Nižnij Lomov; il metropolita Ferapont di Kostroma e Nerekhta; il metropolita Leonid di Klin, esarca patriarcale dell’Africa; il metropolita Mitrofan di Murmansk e Monchegorsk; il metropolita Viktorin di Izhevsk e Udmurtia; il metropolita Grigorij di Ekaterinodar e Kuban; il metropolita Dimitrij di Chita e Petrovsk-Zabajkal'skij; il metropolita Tikhon di Pskov e Porkhov, presidente del Consiglio patriarcale per la cultura; il metropolita Evgenij di Ekaterinburg e Verkhoturye, presidente del Dipartimento sinodale per l’educazione religiosa e la catechesi; il metropolita Aleksij di Cheljabinsk e Miass; una moltitudine di vescovi del Patriarcato di Mosca.






Hanno concelebrato con Sua Santità anche: il protopresbitero Vladimir Divakov, segretario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per la città di Mosca; l'arciprete Mikhail Ryazantsev, decano della Cattedrale di Cristo Salvatore; l'arciprete Nikolaj Balashov, consigliere del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; l’archimandrita Filaret (Bulekov), vicepresidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca (Decr); l’archimandrita Aleksij (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca Kirill; l'arciprete Nikolaj Lishchenjuk, vicepresidente del Decr; l’arciprete Igor Jakimchuk, vicepresidente del Decr; l’archimandrita Vassian (Zmeev), rappresentante del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' sotto il Patriarca della Bulgaria; l'arciprete Maksim Kozlov, presidente del Comitato educativo della Chiesa ortodossa russa; l’archimandrita Serafim (Shemjatovsky), rappresentante della Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia; il sacerdote Oleg Ovcharov, presidente del Dipartimento sinodale per la cooperazione con le Forze Armate e le Forze dell'Ordine, protopresbitero del clero militare e navale; il sacerdote Dionisij Kazantsev, segretario di Sua Santità il Patriarca per la regione di Mosca; il sacerdote Vasilij Losev, responsabile del Servizio Legale della metropolia di Mosca; lo ieromonaco Ermogene (Burygin), presidente facente funzione del Dipartimento economico e finanziario del Patriarcato di Mosca; i membri del Consiglio diocesano di Mosca; i capi dei dipartimenti e delle commissioni diocesane, i decani, il clero di Mosca e della metropolia di Mosca.

Tra i concelebranti c'erano gli abati dei monasteri stavropegici: l'archimandrita Feofilakt (Bezukladnikov), abate del Monastero della Nuova Gerusalemme; l’archimandrita Pavel (Krivonogov), abate del Monastero di San Savino di Storozhka; l’archimandrita Sergij (Voronkov), abate del Monastero di San Iosif Volotsk; l’igumeno Dionisij (Shlenov), abate del Monastero di Sant'Andrea; l’igumeno Ioann (Ludishchev), abate del Monastero di Sretensky; lo ieromonaco Mefodij (Zinkovsky), abate del Monastero di San Nicola di Ugresha; lo ieromonaco Daniil (Konstantinov), vicario facente funzione del Monastero di Zaikonospassky.

Nel tempio hanno pregato: il presidente del Dipartimento sinodale per i rapporti della Chiesa con la società e i media, capo ad interim del Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ V.R. Legojda; le badesse dei monasteri, ecclesiastici di Mosca e della regione di Mosca, dipendenti di istituzioni sinodali e di altre istituzioni ecclesiastiche, rappresentanti dei consigli parrocchiali, insegnanti e studenti di istituzioni educative ecclesiastiche.

Al solenne servizio divino erano presenti: il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale I.O. Schegolev; il presidente della Commissione della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa per l'edilizia, l'edilizia abitativa e i servizi comunali S.A. Pakhomov; il presidente della Commissione della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa sui mercati finanziari A.G. Aksakov; il governatore di San Pietroburgo A.D. Beglov; il deputato della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa, consigliere del Sindaco di Mosca, consigliere del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' per le questioni edilizie, curatore del Programma per la costruzione delle chiese ortodosse a Mosca V.I. Resin; il capo del Dipartimento per la politica nazionale, le relazioni interregionali e il turismo di Mosca V.I. Suchkov; il vicepresidente dell'Unione russa dei chimici A.G. Guriev; il presidente dell'Associazione russa dei produttori di fertilizzanti minerali, membro dell'Ufficio di presidenza dell'Unione russa degli industriali e degli imprenditori, A.A. Guriev; il presidente del Consiglio di fondazione della Fondazione di San Basilio il Grande, vicecapo del Consiglio mondiale del popolo russo K.V. Malofev; il direttore generale facente funzione dell'impresa artistica e produttiva della Chiesa ortodossa russa «Sofrino» A.V. Potemkin; il presidente del consiglio di vigilanza del movimento pubblico panrusso «Russia ortodossa» M.M. Ivanov; rappresentanti di organizzazioni statali e pubbliche.

Gli inni liturgici sono stati eseguiti dal coro della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da I.B. Tolkachev).

La Divina Liturgia patriarcale è stata trasmessa in diretta sui canali televisivi «Unione» e «Il Salvatore», nonché sul sito ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarkhija.ru.

Durante la litania della «supplica intensa» sono state elevate petizioni speciali per Sua Santità il Patriarca Kirill e per la Chiesa russa, da lui guidata.

Poi sono state elevate petizioni speciali per la Santa Rus', Sua Santità Vladyka ha letto una preghiera.

Successivamente, il metropolita Varsonofij di San Pietroburgo e Ladoga ha letto una preghiera per il Primate della Chiesa ortodossa russa, Sua Santità il Patriarca Kirill.

Il sermone prima della comunione ai Santi Misteri di Cristo è stato pronunciato dal vicecapo del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, vescovo Siluan di Pavlovo-Posad.

Al termine della Liturgia, il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan ha annunciato un discorso di congratulazioni a nome dei membri del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa russa e ha presentato in dono a Sua Santità una croce commemorativa.

Il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, I.O. Shchegolev, ha letto le congratulazioni del Presidente della Russia V.V. Putin.

In conclusione, il Primate della Chiesa russa si è rivolto ai partecipanti al solenne servizio divino con la parola primaziale: «Vostre Eminenze e Grazie! Cari funzionari del Governo! Cari padri, fratelli e sorelle!

Desidero ringraziare di cuore tutti voi per la preghiera comune, per la nostra fraternità, che rimane incrollabile, nonostante molte cose vacillino nel mondo moderno. Cambiano i confini politici, cambiano i regimi politici, cambiano i centri di influenza, molte cose accadono contro la buona volontà dell'essere umano, ma la Chiesa rimane, come dico sempre, un'isola di libertà. Perché? Innanzitutto perché la nostra legge non è la legge umana, che è mutevole, che è influenzata da vari tipi di fattori politici, ma la legge di Dio, che si riflette nel cuore della persona attraverso la voce della coscienza.

Questo è il ruolo duraturo e il significato della Chiesa. Nel suo discorso al mondo, la Chiesa non parte dalla sapienza umana, perché tutta la sapienza umana è condizionata e molto dipendente da tanti fattori temporanei. La sapienza della Chiesa è sapienza divina.

Ma annunciare la parola di Dio non è facile, perché ad essere onesti, nell'annunciare la parola è impossibile piacere a tutti. E la Chiesa non si impegna mai in quella che si chiama diplomazia, cioè cercare di avere buoni rapporti con tutti per portare avanti la sua agenda. La Chiesa proclama la verità di Dio, e sulla via di questo annuncio c'è un numero enorme di persone, comprese personalità politiche, statali e culturali, ma, soprattutto, persone comuni che sono in sintonia con la missione della Chiesa.

Ringrazio Dio per il fatto che le relazioni Chiesa-Stato si stiano sviluppando in questo modo oggi nello Stato russo, e Dio conceda che ciò accadrà in futuro. Ringrazio Vladimir Vladimirovich Putin, Presidente del nostro Paese, per le sue gentili parole di saluto, e anche per il fatto che, da parte dello Stato, sostiene proprio questa modalità di interazione tra Chiesa e Stato. E parlando francamente, questa è la prima volta in tutta la lunga storia della Chiesa ortodossa russa. Perché anche nell'impero ortodosso la Chiesa non solo era sotto l'influenza, ma doveva anche ascoltare attentamente ciò che diceva lo Stato. Spesso doveva deviare dai suoi principi pastorali, seguendo le indicazioni dall'alto - forse è per questo che la grande tragedia della persecuzione della Chiesa è avvenuta dopo che il sistema statale è cambiato in Russia.

Ancora una volta voglio dire che oggi la Chiesa ortodossa russa esiste in condizioni uniche. Infatti, l'armonia nelle relazioni laiche ed ecclesiastiche, con la piena conservazione dell'autonomia, il non intervento e insieme una generale consapevolezza dell'importanza dell'interazione di tutte le forze - società, Stato, Chiesa – fanno sì che il nostro Paese continui quel cammino, veramente indipendente dai centri del potere mondiale, attraverso il quale avanza coraggiosamente. E non si deve pensare che se qualcuno dei potenti di questo mondo è insoddisfatto di questo, se qualcuno critica la Chiesa e lo Stato, allora tutto questo può o deve in qualche modo incidere sulla nostra vera sovranità spirituale e, se parliamo di Stato, sulla sovranità politica. Il privilegio dato dall'alto di essere liberi è davvero una grande felicità, e Dio conceda che le relazioni Chiesa-Stato si sviluppino in questo modo non solo nella Federazione Russa, ma in tutta l'area della responsabilità canonica della Chiesa ortodossa russa.

Desidero ringraziare di cuore voi, Vostre Eminenze e Grazie, per quello spirito di conciliarità, di pace, di sostegno reciproco, che regna nell'episcopato della nostra Chiesa. Desidero in particolare rivolgere una parola di gratitudine ai membri permanenti del Santo Sinodo, che, come il Patriarca, hanno una speciale responsabilità di guidare tutta la nostra Chiesa. Sia a livello del Sinodo che a livello ecclesiastico generale, la nostra unanimità è una garanzia della nostra forza spirituale, e quindi della forza dell'influenza sul nostro popolo - influenza morale e spirituale sul nostro popolo.

Possa la benedizione di Dio rimanere su tutta la nostra Chiesa ortodossa russa, sui paesi e sui popoli che compongono l'area storica della Santa Rus', sul nostro Stato russo. Possa la benedizione di Dio rimanere sul Presidente della Federazione Russa Vladimir Vladimirovich Putin, che difende con coraggio la vera sovranità del nostro Paese, e su tutti coloro che oggi difendono un corso indipendente, libero, dettato dai nostri veri interessi spirituali, culturali e storici.

Desidero ringraziare ancora e ancora tutto il nostro episcopato, voi, miei cari vescovi. Il Patriarca ha la possibilità di proclamare con coraggio qualcosa a nome della Chiesa, ricordando che l'episcopato è con lui. Per grazia di Dio, non ci sono divisioni, non c'è nulla che possa indebolire il nostro ministero generale della Chiesa e il ministero del Patriarca, per cui ringrazio sinceramente tutti voi. Ringrazio tutto il nostro clero, i monaci e tutti voi, miei cari fratelli e sorelle. Tra voi ci sono persone di rango diverso, status diverso, educazione diversa, ma questo non è una specie di gruppo marginale, come amavano dire ai tempi dell'ateismo, ma questo è uno spaccato della nostra gente. Ci sono persone diverse tra di voi - dal più alto in posizione, dal più saggio nell'esperienza di vita e nell'istruzione, alle persone semplici - ma siamo tutti della stessa opinione, e questa unanimità e unità è davvero garanzia della prosperità spirituale della Chiesa, della buona influenza pastorale amorevole della Chiesa sulla vita di tutto il popolo.

Possa la benedizione di Dio rimanere su tutti noi, sulla nostra Patria russa, su tutti i paesi e popoli che compongono la Rus' storica, sulla nostra Chiesa - martire, confessore, che oggi, in condizioni di libertà, ragionevolmente ed efficacemente esercita la sua cura pastorale. Possa il Signore concedere pace, benessere e prosperità, e la misericordia di Dio e la protezione della Purissima Regina del Cielo rimanere sulle autorità, sull'esercito, sul popolo, su tutti noi, per seguirci incrollabilmente sul cammino spirituale che i nostri grandi predecessori hanno percorso e che ci hanno comandato di seguire.

Ringrazio di cuore tutti voi per aver partecipato a questa celebrazione, per il vostro servizio e per la vostra unità attorno al Trono Patriarcale di Mosca. Possa la benedizione di Dio rimanere su tutti noi. Amin».

Al termine del servizio divino è stato dato un ricevimento in occasione del quattordicesimo anniversario dell'intronizzazione di Sua Santità.

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'; www.patriarkhija.ru)