ELEOUSA magazine
Agosto '17

Il monumento in onore di Alessandro III


È stato inaugurato nel parco del famoso Palazzo di Livadija, in Crimea, il monumento in onore dello zar Alessandro III, il pacificatore. Alla cerimonia ha presenziato il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, che ha definito lo zar «uno statista e patriota eccezionale, un uomo dal carattere forte, coraggioso e dalla volontà indomabile».
«Ha sempre sentito una grande responsabilità personale per le sorti del Paese: ha combattuto per la Russia nei campi di battaglia, e dopo essere diventato sovrano ha fatto di tutto per il progresso e il rafforzamento del Paese al fine di proteggerlo dalla turbolenze, dalle minacce interne ed esterne», ha continuato il capo dello Stato.
«I suoi contemporanei lo chiamavano lo zar-pacificatore, ma, come ha osservato Sergej Jul'evič Vitte (ministro delle Finanze del suo ultimo periodo di regno, ndr), ha concesso alla Russia 13 anni di pace, non come concessioni, ma come segno di fermezza equa e incrollabile. Alessandro III difese gli interessi del Paese direttamente e apertamente, e questa politica ha determinato la crescente influenza della Russia, aumentando il suo prestigio nel mondo. Il potenziale industriale del Paese cresceva in modo dinamico, mentre era stata adottata un'innovativa legge sul lavoro a tutela dei diritti dei lavoratori, una legge che era molto più avanti rispetto alle pratiche legali in molti altri Paesi.
Sono state aperte nuove fabbriche e stabilimenti, sono stati creati nuovi settori dell’industria, è stata ampliata la rete di ferrovie. È con il decreto dell'imperatore che iniziò la costruzione della Grande Strada Siberiana, meglio conosciuta come Transiberiana, che per oltre un secolo è stata proprietà della Russia.
Alessandro III iniziò anche un importante programma per la modernizzazione dell'esercito. Sono stati attuati progetti di costruzione navale su larga scala, compresi quelli per la Flotta del Mar Nero. Egli credeva che uno Stato forte, sovrano e indipendente dovesse fare affidamento non solo sul suo potere economico e militare, ma anche sulle tradizioni; è fondamentale per una grande nazione preservare la propria identità mentre qualsiasi movimento in avanti è impossibile senza il rispetto della propria storia, cultura e dei valori spirituali.
Il regno di Alessandro III fu chiamato l'epoca della rinascita nazionale, di una vera elevazione dell'arte russa, della pittura, della letteratura, della musica, dell’istruzione e della scienza, tornando finalmente alle sue radici e al patrimonio storico.
Fu sotto Alessandro III che la bandiera bianco-blu-rossa divenne largamente utilizzata come bandiera nazionale, che oggi è uno dei principali simboli del nostro Paese.
Alessandro III amava la Russia e credeva in essa, e oggi, svelando questo monumento, rendiamo omaggio alle sue azioni, ai suoi successi e ai suoi meriti, dimostriamo il nostro rispetto per la storia indissolubile del nostro Paese, per la gente di tutti i ranghi e classi sociali che hanno servito onestamente la Patria. Sono fiducioso che le generazioni attuali e future faranno del loro meglio per il benessere e la prosperità della Patria, così come hanno fatto i nostri grandi antenati».



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 Vladimir Putin all'inaugurazione della scultura nel parco del Palazzo di Livadija
Agosto '17


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