La cappella in onore di Tutti i Santi di Valaam si trova sull'isola più grande dell’arcipelago di Valaam, da cui prende il nome. L'arcipelago comprende una cinquantina di isolotti più piccoli nella parte nord-orientale del lago Ladoga, in Carelia, nel Nord della Russia europea. Il 10 luglio il piccolo tempio è stato benedetto dal Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, in visita al Monastero stavropigiale della Trasfigurazione del Signore in occasione della festa dei santi Sergio e Germano, taumaturghi di Valaam.
Al termine del rito, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha rivolto un breve discorso in cui ha dichiarato di non aver mai visitato questo luogo sacro, definendolo «un tempio bello in un luogo storico». Il complesso, infatti, è stato costruito in legno secondo la tradizione del Nord della Russia. I suoi potenti pilastri angolari e lo stilobate in pietra, il rivestimento del tetto in legno e l'architettura della chiesa ricordano le antiche fortificazioni, che ben si conciliano con il paesaggio naturale dell'isola.
Dalla cappella, attraverso un passaggio coperto, è possibile raggiungere una piattaforma che si affaccia sulla baia, da dove si può osservare l'eremo di san Nicola di Myra.
La storia della cristianizzazione del territorio di Valaam è molto antica e precederebbe di nove secoli la conversione dell’intera Rus’. Si racconta, infatti, che già nel I secolo d.C. l’apostolo Andrea fosse passato per Valaam dove, dopo aver distrutto gli oggetti del culto pagano, avrebbe innalzato sull’isola una croce in pietra. Tuttavia il monastero attuale venne fondato molti secoli dopo, vale a dire nel 1329, ad opera dei due monaci greci, Sergio e Germano, che, giunti a Valaam, vi si stabilirono fino alla morte, ponendosi alla guida dei confratelli che arrivavano numerosi.
Tutti i monumenti architettonici di Valaam giunti fino a noi risalgono al XIX secolo, cioè al periodo del suo maggior splendore. In questi anni furono eretti chiese, cappelle, eremi e numerose croci votive disseminate per tutta l’isola e che catturano l’attenzione del visitatore che giunge a Valaam per la prima volta.
Durante la visita il Patriarca Kirill ha presieduto la riunione del Consiglio di fondazione per il restauro del Monastero della Trasfigurazione del Signore. Il tema principale dell'incontro è stato il restauro dell’Hotel d’Inverno, un monumento architettonico che dovrebbe ospitare il centro spirituale ed educativo «Varlaam». Il 1 maggio, festa di Pasqua, l'edificio è stato gravemente danneggiato da un incendio.
Poi Sua Santità il Patriarca ha benedetto l'immagine scultorea in bronzo della venerata icona della Madre di Dio di Valaam, posta nella piazza della cattedrale del monastero.
L'11 luglio, festa dei santi Sergio e Germano, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale della Trasfigurazione del Signore. Al culto ha preso parte il presidente russo Vladimir Putin.
Rivolgendo parole di benvenuto al capo dello Stato, il Patriarca ha detto: «Caro Vladimir Vladimirovich! Sono molto felice di vederVi e di pregare insieme a Voi. Desidero dire che tutti noi, tutto il popolo russo, apprezziamo tutto quello che fate per il Paese e per tutti noi.
Con tutte le forze noi Vi sosteniamo - naturalmente, prima di tutto, con la nostra preghiera davanti al Signore, la preghiera quotidiana. Ogni giorno nelle chiese vengono menzionati il governo e l'esercito, e molte persone ortodosse in questo momento offrono preghiere per Voi».
Durante il pasto fraterno Putin si è congratulato con tutti i presenti per la festa e ha ringraziato il Patriarca, i sacerdoti e i rappresentanti di tutte le religioni tradizionali per quello che fanno per rafforzare le basi spirituali e morali del Paese. Ha anche ricordato coloro che in questo periodo stanno lavorando, stanno combattendo e, purtroppo, stanno dando anche la loro vita per servire la Patria. A tal proposito, il capo dello Stato ha ricordato i due piloti russi morti eroicamente in Siria e ha chiesto al Patriarca e agli altri sacerdoti di pregare in loro memoria: l’istruttore di volo Ryafagat Khabibullin e il militare Evgenij Dolgin, uccisi il 9 luglio durante un volo di calibrazione nei pressi della città di Palmira, patrimonio mondiale dell'Unesco.