ELEOUSA magazine
Agosto '17

Giornata della lingua e cultura slava. L'incredibile rinascita dei popoli della Rus' storica


Nel giorno della festa dei santi Cirillo e Metodio, evangelizzatori dei popoli slavi, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato la Divina Liturgia nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. In questo giorno si celebra anche la Giornata della lingua e cultura slava con il concerto panrusso sulla Piazza Rossa, e l’onomastico di Sua Santità il Patriarca.
Hanno concelebrato con Sua Santità numerosi vescovi e sacerdoti della Chiesa ortodossa russa e i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali presso il trono Patriarcale di Mosca: il metropolita Athanasios di Cirene (Chiesa ortodossa di Alessandria); l’archimandrita Stephanos (Dispirakis) (Chiesa ortodossa di Gerusalemme); l’archimandrita Feoktist (Dimitrov) (Chiesa ortodossa bulgara); l’archimandrita Serafim (Shemyatovsky)
(Chiesa ortodossa delle Terre Ceche e della Slovacchia). Al servizio divino era presente il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale, Aleksandr Beglov.
Durante la Liturgia hanno pregato il rappresentante del Patriarca di Antiochia presso il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, metropolita Niphonos di Filippopoli, le badesse di un certo numero di monasteri della Chiesa ortodossa russa, i moscoviti ortodossi e i visitatori. Al termine del culto è stato tenuto un servizio di preghiera per l’onomastico di Sua Santità il Patriarca Kirill. La preghiera di ringraziamento è stata letta dal metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, mentre il messaggio di congratulazioni del Sacro Sinodo della Chiesa Russa è stato annunciato dal metropolita Onufrij di Kiev e di tutta l'Ucraina. Il rappresentante plenipotenziario del Presidente della Federazione Russa nel Distretto Federale Centrale si è congratulato con i partecipanti al culto per la comune festa della Chiesa e dello Stato e per l’onomastico del Primate della Chiesa ortodossa russa.

Alla vigilia della Giornata della lingua e della cultura slava e dell’onomastico di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, è stato dato un ricevimento nel refettorio della Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca. Il 24 maggio si celebra la memoria dei santi Cirillo e Metodio. Prima del ricevimento il Primate della Chiesa ortodossa russa ha ricevuto le congratulazioni personali degli ospiti.
Hanno rivolto gli auguri a Sua Santità il Patriarca il presidente del Consiglio Federale Valentina Matvienko, il capo dell’Amministrazione presidenziale della Russia Sergej Ivanov, il rappresentante plenipotenziario del Presidente russo nel Distretto Federale Centrale Aleksandr Beglov, il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin, il governatore della regione di Mosca Andrey Vorobyov, e altri funzionari del Governo.
Inoltre, si sono congratulati con Sua Santità il Patriarca i leader dei partiti e i deputati della Duma di Stato, gli ambasciatori di un certo numero di Paesi della Comunità degli Stati indipendenti (Csi) e dei Paesi stranieri, i rappresentanti delle organizzazioni pubbliche, personalità del mondo scientifico, della cultura e dell’arte, atleti, filantropi, responsabili dei media e giornalisti laici che seguono le attività del Primate della Chiesa Russa.
Tra gli ospiti c’erano i membri del Santo Sinodo, i vescovi e i sacerdoti della Chiesa ortodossa russa, i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, della Chiesa cattolica romana e di altre confessioni cristiane, delle comunità musulmane ed ebraiche e di associazioni.
A nome della pienezza della Chiesa ortodossa russa il metropolita Juvenalij di Krutitsij e Kolomna si è congratulato con Sua Santità il Patriarca nel giorno del Suo onomastico.
Il rappresentante plenipotenziario del Presidente russo nel Distretto Federale Centrale, Aleksandr Beglov, ha porto gli auguri al Primate della Chiesa ortodossa russa.
Sua Santità il Patriarca Kirill ha ringraziato tutti i presenti per le congratulazioni, preghiere e parole di incoraggiamento e ha detto:

«Vostra Eminenza, il Vescovo Metropolita Juvenalij! Caro Aleksandr Dmitrievich! Vostre Eminenze e Grazie! Alti rappresentanti del Governo! Ambasciatori! Cari fratelli e sorelle! Ringrazio di cuore Voi, Vladyka, e Voi, Aleksandr Dimitrievich, per le gentili parole.
E tutti Voi per aver risposto all'invito di condividere questo tempo con me alla vigilia della celebrazione della memoria dei santi Cirillo e Metodio. Apprezzo molto l'esperienza di questa comunione, perché le relazioni tra Chiesa-Stato e Chiesa-società formano in gran parte il clima nel Paese e tra le persone. Altrimenti non può essere tenuto in considerazione il ruolo storico della Chiesa e la sua partecipazione alla formazione spirituale e all'identità culturale del popolo, memori sempre dell'enorme ruolo che la Chiesa ha avuto nello sviluppo del nostro Stato e della nostra nazione. Quando parlo della nostra nazione intendo dire non solo coloro che vivono all'interno della Federazione Russa, ma anche i popoli della Rus’ storica.
In questa fase le relazioni tra la Chiesa e lo Stato e tra la Chiesa e la società sono di grande importanza per la vita del Paese. La Chiesa Russa ha attraversato diverse fasi storiche e per molti versi ha sviluppato il suo rapporto con lo Stato. Sappiamo che nel Medioevo la Chiesa era al centro della vita pubblica, poi attraverso le difficoltà del XVIII e XIX secolo è entrata nella tragedia del XX secolo. E allora sembrava che tutto fosse andato perduto, distrutto... Non si trattava solo dei templi e dei monasteri ma delle anime umane.
E negli ultimi decenni stiamo assistendo a questo incredibile fenomeno storico, in cui da sotto le macerie, se ricordate Aleksandr Isaevič Solženicyn, sono emersi un nuovo Paese, e, credo, un nuovo popolo. Del resto, tutto il dramma dello sviluppo storico della Russia è stato accompagnato da spargimenti di sangue, dalle guerre e dalla guerra civile, dalla terribile guerra contro un nemico esterno, affinché l'intero percorso storico non potesse portare da nessuna parte. Questa esperienza appare nella nostra spiritualità e cultura. E allora c’è bisogno di esaminare attentamente il passato e il presente per trarre importanti implicazioni filosofiche e spirituali di questo percorso storico. E ho la sensazione che il nostro popolo queste conclusioni le abbia già tratte o lo stia facendo. Si possono desumere da come appare la vita della Chiesa, dal numero crescente di persone di età diverse, di diverso status sociale, che partecipano alla rinascita della vita spirituale, di quella propria e della nazione.
Posso solo ringraziare Dio per tutto quello che accade. Sono ben lungi dall'essere in grado di parlare qui del ruolo del Patriarca, perché il ruolo di una persona non può essere determinante. E qualunque cosa accada, voglio ripetere che questo è il risultato del nostro percorso storico, delle lacrime e delle preghiere delle generazioni passate. Questo è il sangue dei martiri e delle vittime innocenti, e tutto questo grida al cielo. E il Signore vede e accoglie nella sua vita divina l'enorme sacrificio che ha portato il nostro popolo.
Pertanto, quando mi viene chiesto come vedo il futuro della Russia, del nostro popolo, della Chiesa Russa, dico sempre con umiltà e fiducia nella volontà di Dio: “Il migliore che ci aspetta”. E al contempo non dobbiamo trascurare l'esperienza straziante delle generazioni precedenti e le loro speranze per un pieno recupero e sviluppo della vita spirituale del popolo e della nostra Patria. E in questo grande cambiamento a livello nazionale c’è la partecipazione di tutti. Come Patriarca sono felice di vedere e constatare quanto siano importanti i cambiamenti che stiamo attraversando.
Dio benedica la nostra Patria, il nostro popolo, la nostra Chiesa, tutte le persone che oggi stanno lavorando per un futuro migliore nella multietnica e multireligiosa comunità dei popoli della Russia. Vorrei augurare molti anni buoni per la nostra Patria e la nostra Chiesa».
In occasione della Giornata della lingua e della cultura slava e dell'onomastico di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha inviato un messaggio di congratulazioni al Primate della Chiesa Russa.

«Vostra Santità!
Vogliate accettare le mie sincere congratulazioni per il Vostro onomastico. Nel corso degli anni, la Vostra saggia parola pastorale sostiene le persone, insegna la bontà, la misericordia e la tolleranza, aiuta a trovare la fede. Nell’adempimento della grande missione del servizio patriarcale, dirigete i Vostri sforzi verso la rinascita spirituale della Patria, l'affermazione nella società dei valori tradizionali cristiani, la formazione delle giovani generazioni. E, naturalmente, merita il più profondo rispetto il Vostro significativo contributo allo sviluppo nel nostro Paese del dialogo interreligioso e interconfessionale, al rafforzamento della cooperazione costruttiva tra la Chiesa ortodossa russa e lo Stato.
Auguro di cuore a Voi, Vostra Santità, la buona salute e il successo in tutte le Vostre responsabili e competenti attività primaziali».



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Icona greca dei santi Cirillo († 869) e Metodio († 885)
Emblema del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill
Mosca - Gli auguri del Presidente Vladimir Putin a Sua Santità il Patriarca Kirill
Agosto '17


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