01/01/2021
Iran - Onu contrasti azioni Usa nel Golfo Persico


Teheran, 1 gennaio 2021 – La Repubblica Islamica iraniana ha chiesto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e alla comunità internazionale di richiamare gli Stati Uniti affinché questi pongano fine alla propria politica di destabilizzazione nel Golfo Persico.
Lo si legge in una missiva dell'ambasciatore temporaneo presso l'Onu di Teheran Eshagh Al Habib: «L'avventurismo bellico degli Stati Uniti nel Golfo Persico e nel Mar Arabico si è rafforzato, soprattutto nelle ultime settimane. Oltre all'invio di armi di ultima generazione in questa regione avvenuto nelle ultime settimane, gli Stati Uniti hanno messo in atto una serie di atti provocatori», si legge nel documento.
Al Habib ha in particolare fatto riferimento a dei voli effettuati da bombardieri strategici americani sopra i cieli del Golfo Persico.
Secondo il funzionario iraniano, si tratta di atti che contribuiscono unicamente a inasprire una situazione già di per sé molto tesa in una regione che avrebbe invece bisogno di maggiore stabilità e che potrebbero portare a conseguenze molto spiacevoli.
«È ovvio che gli Stati Uniti abbiano la piena responsabilità di tutte le conseguenze. In quanto un simile avventurismo bellico vada in aperto contrasto con gli obiettivi e i principi dell'Onu e comporta delle conseguenze molto serie per la pace nella regione e nel mondo, ci auspichiamo che il Consiglio di Sicurezza obblighi gli Usa ad osservare i principi e le regole del diritto internazionale e a porre fine a questi atti illegali», è stato l'appello dell'Iran.

Le tensioni tra Usa e Iran

Mercoledì scorso, l'Uscentcom, il comando del Pentagono responsabile delle operazioni statunitensi in Medio Oriente, ha annunciato il dispiegamento di bombardieri B-52H Stratofortress nella regione del Golfo Persico per «sottolineare l'impegno delle forze armate statunitensi per la sicurezza regionale». Il dispiegamento segue la navigazione di un sottomarino missilistico americano con ben 154 missili da crociera Tomahawk a bordo attraverso lo stretto di Hormuz nel Golfo Persico un giorno dopo l'attacco all'ambasciata di Baghdad del 20 dicembre scorso.
Le prove di forza statunitensi arrivano nel bel mezzo di una spirale di tensione tra l'alleanza Usa-Israele e l'Iran. Il mese scorso, Teheran ha accusato Tel Aviv di aver ucciso una dei suoi migliori scienziati nucleari e missilistici in uno sfacciato attacco alla luce del sole fuori dalla capitale iraniana. Il presidente Hassan Rouhani ha affermato che l'assassinio è un tentativo israeliano di provocare una guerra negli ultimi giorni della presidenza «sfortunata» di Trump, ma ha aggiunto che l'Iran non si sarebbe fatto trascinare nella destabilizzazione della regione.

(Fonte: it.sputniknews.com)


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Consiglio di Sicurezza dell'Onu. © AP Photo / Julie Jacobson. Da: it.sputniknews.com.
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