20/02/2020
Siria - Raid caccia russi contro terroristi


Damasco, 20 febbraio 2020 - I bombardieri Su-24 delle forze aeree russe hanno attaccato i terroristi in Siria, secondo una dichiarazione del Centro russo per la riconciliazione delle parti siriane in conflitto. I raid hanno permesso alle forze governative siriane di respingere con successo le offensive dei radicali.
Il Centro russo per la riconciliazione delle parti siriane in conflitto ha affermato che guerriglieri filo-turchi, con il sostegno dell'artiglieria turca, hanno sfondato le difese dell'esercito siriano nell'area di Kminas e Nayrab.
«Il 20 febbraio gruppi di terroristi hanno effettuato massicci attacchi in gran numero utilizzando grandi quantità di mezzi corazzati contro l'esercito siriano nella direzione di Kminas-Nayrab. I fondamentalisti erano supportati dal fuoco dell'artiglieria turca, cosa che ha permesso ai terroristi di sfondare la difesa dell'esercito siriano», afferma la dichiarazione.
«Per impedire ai gruppi di avanzare più in profondità nel territorio siriano, su richiesta del comando siriano sono stati effettuati i bombardamenti da parte degli aerei Su-24 delle forze aeree russe contro i gruppi armati di terroristi che erano avanzati. Questo ha permesso alle truppe siriane di respingere con successo tutti gli attacchi. Hanno distrutto 1 carro armato, 6 mezzi blindati e 5 pickup con armi di grande calibro», si afferma nel testo del comunicato.
La Russia invita la parte turca a smettere di sostenere i terroristi e a consegnare le armi ai gruppi radicali, si afferma in una dichiarazione del centro russo per la riconciliazione delle parti siriane in conflitto.
Il Centro russo ha riferito che gruppi ribelli filo-turchi, con il sostegno dell'artiglieria dell'esercito turco, hanno sfondato le difese dell'esercito siriano nelle zone di Kminas e Nayrab.
«Attiriamo l'attenzione sul fatto che questo non è la prima dimostrazione di sostegno da parte delle forze armate turche. Esortiamo la parte turca a smettere di sostenere le azioni dei terroristi e a consegnare loro le armi», si legge nel comunicato.
La Turchia ha fermato il fuoco dell'artiglieria contro le forze governative siriane dopo che la Russia ha individuato le unità ed ha informato la parte turca, riferisce il Centro russo per la riconciliazione delle parti siriane in conflitto.
«Attraverso la linea di de-escalation, la parte turca è stata informata del fatto che mezzi russi di controllo oggettivo hanno rivelato il fuoco d'artiglieria dalle posizioni turche contro le unità dell'esercito siriano... Dopo aver riportato queste informazioni alla parte turca, il fuoco d'artiglieria è stato sospeso», si legge nel comunicato.
Alla fine 4 soldati siriani sono rimasti feriti.

La situazione in Siria

Il mese scorso l'esercito siriano ha lanciato un'offensiva ad Idlib e Aleppo a seguito degli attacchi terroristici quotidiani nelle zone residenziali, in cui rimanevano uccisi decine di civili. In un mese le forze del presidente Assad sono riuscite a liberare più di 600 chilometri quadrati di territorio, la grande città di Maaret Nuuman e l'autostrada M5 Damasco-Aleppo.
Sullo sfondo dell'escalation ad Idlib, Ankara ed alcuni suoi partner accusano Damasco di aver attaccato strutture umanitarie e militari turchi, e Mosca di non aver rispettato gli accordi. La Russia e la Siria hanno ripetutamente risposto sostenendo che la causa dell'instabilità nella regione sono le azioni dei terroristi.
Lunedì il presidente siriano Bashar Assad ha annunciato che l'esercito siriano avrebbe continuato a liberare le province di Aleppo e Idlib, a dispetto della reazione di Ankara.
Mentre salgono le tensioni, la comunità mondiale invita le parti alla moderazione.

(Fonte: it.sputniknews.com)


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L'aereo russo S-24 nella base aerea vicino a Latakia. © Sputnik. Esclusiva, Dmitrij Vinogradov.
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