01/09/2022
Russia - Commento alla frase di F. W. Steinmeier


Mosca, 1 settembre - Il metropolita Antonij di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, capo della delegazione della Chiesa ortodossa russa all'XI Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese (31 agosto - 8 settembre 2022, Karlsruhe, Germania) ha commentato la dichiarazione del Presidente della Repubblica Federale di Germania F. W. Steinmeier, che, nel suo intervento di apertura del forum, ha messo in dubbio la validità della partecipazione della delegazione della Chiesa ortodossa russa all'Assemblea.

Il 31 agosto, nell'ambito dell'apertura dell'Assemblea, il Presidente della Germania, F.W. Steinmeier, nel suo intervento ha messo in dubbio la validità della partecipazione della delegazione della Chiesa ortodossa russa all'Assemblea del CEC.

Il discorso del Presidente della Germania conteneva accuse infondate, ignorando completamente tutti gli sforzi umanitari del Patriarcato di Mosca nel contesto dello scontro in Ucraina, nonché una richiesta diretta all'Assemblea del CEC di condannare la Chiesa ortodossa russa.

Credo che la posizione del sig. F.V. Steinmeier sia un esempio di brutale pressione da parte di un alto rappresentante del potere statale sulla più antica organizzazione intercristiana, di ingerenza negli affari interni del Consiglio Ecumenico delle Chiese, di un tentativo di mettere in discussione il mantenimento della pace e la natura politicamente neutrale delle attività di quest'ultimo.

È interessante notare che parlando davanti al signor Presidente, al contrario, l'arciprete Ioann Sauka, segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle Chiese, ha rilevato l'importanza della presenza dei rappresentanti del Patriarcato di Mosca all'Assemblea, poiché corrisponde alla natura stessa della più grande organizzazione intercristiana destinata a promuovere il dialogo, la pace e la comprensione reciproca.

Questa posizione, pubblicamente espressa dalla leadership del Consiglio Ecumenico delle Chiese, i numerosi appelli dei delegati all'Assemblea del CEC dalla Germania e da altri Stati alla delegazione della Chiesa russa indicano che le accuse del Presidente della Repubblica federale di Germania contro la Chiesa non hanno avuto il supporto che si aspettava.

Spero che il Consiglio Ecumenico delle Chiese continui ad essere una piattaforma di dialogo indipendente, seguendo nelle sue attività non un ordine politico parziale di alcuni Stati, ma l'obiettivo di stabilire la pace e l'armonia.

(Fonte: Patriarhiya.ru)



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