07/01/2021
Russia - Servizio di Natale a Mosca


Mosca, 7 gennaio 2021 - Nella notte tra il 6 e il 7 gennaio, nella festa della Natività del Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha celebrato nella Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca il servizio di Natale: la Grande Compieta, il Mattutino e la Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo.

Il servizio divino patriarcale di Natale è stato trasmesso in diretta sui canali televisivi «Primo», «Russia 1», in onda e sul sito web del canale televisivo «Il Salvatore», nonché sul portale ufficiale della Chiesa ortodossa russa Patriarchia.ru. La trasmissione è stata commentata dal vice capo del Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, N.I. Derzhavin.






Secondo la tradizione, prima dell'inizio del servizio il Primate della Chiesa ortodossa russa si è rivolto ai telespettatori con gli auguri di Natale: «Cari fratelli e sorelle! Mi congratulo di cuore con voi per l'imminente festa della Natività di Cristo!

Quando mi sono rivolto a voi dallo stesso luogo nella notte di Pasqua, ho detto che le mie parole vengono ascoltate in una chiesa vuota. In effetti, non c'era praticamente nessuno nella Cattedrale di Cristo Salvatore, e quindi il solito rumore che emana dalle persone che si radunano per la preghiera era assente in quella Pasqua, e ve ne ho parlato. Ma ora sento un rumore - questo significa che ci sono più persone nel tempio; e se parliamo in relazione a ciò che sta accadendo oggi a tutti noi, significa che l’epidemia dannosa, il virus, che è stato davvero un grande banco di prova per il nostro popolo, sta gradualmente scomparendo. Lo speriamo. Per sconfiggere finalmente questa malattia, bisogna continuare a seguire tutte le istruzioni delle autorità sanitarie e mediche, bisogna stare molto attenti. Ma allo stesso tempo dobbiamo ricordare che questo test, così difficile per il nostro popolo, passerà - speriamo, nel prossimo futuro.

L'anno passato è stato un anno difficile, tutti ne hanno parlato quando è stato celebrato il Nuovo Anno. Ma ogni anno, sia difficile che facile, fa parte della nostra vita. E, probabilmente, la saggezza umana sta nel fatto che dalla sofferenza, dal dolore, dalle prove, così come dalle gioie, dalla felicità umana, siamo in grado di trarre le giuste conclusioni. Né l'una né l'altra dovrebbero turbarci. Né l'una né l'altra dovrebbero privarci delle coordinate morali della vita. Dobbiamo prima di tutto rimanere fedeli a quelle leggi divine che il Signore ci ha dato. In questa fedeltà alla Parola di Dio si manifestano la fedeltà della nostra vita umana ai comandamenti divini, la saggezza umana e, oserei dire, la genuina felicità umana.

Vorrei augurare a tutti quelli che mi vedono ora, che mi ascoltano, così come a coloro che vedono e sentono queste parole nella registrazione, il benessere per il Nuovo Anno. E il benessere dipenderà in gran parte da come affrontiamo una malattia pericolosa, ma non solo. Il benessere, la felicità umana - lo ripeto, anche se ne ho parlato molto e spesso - nasce dallo stato del cuore umano. Là dentro c'è la felicità e le forze che possono distruggere il mondo interiore non dovrebbero essere ammesse in questo tempio interiore della nostra natura. Pertanto, la nostra felicità dipende molto dalla nostra capacità di resistere alle avversità, alle circostanze dolorose, alle tentazioni e al peccato.

Possa il Signore aiutarci nella prossima estate della Sua bontà a superare un virus pericoloso, rafforzare la salute fisica e mentale, ripristinare la vita del nostro popolo e la vita del nostro Stato, in modo che rimanga nella nostra memoria solo un anno difficile di prove, che ci ha dato una lezione molto difficile, ma, con ogni probabilità, necessaria. E possiamo solo sperare che voi ed io abbiamo realizzato questa lezione e trarremo da tutto ciò che ci è accaduto e sta accadendo le conclusioni, che ci aiuteranno ad organizzare la vita esteriore e ad acquisire il benessere interiore.

Mi congratulo di cuore con voi per la festa della Natività di Cristo! E possa la benedizione del Divino Bambino Gesù Cristo essere su tutti voi, rafforzando la vostra forza spirituale e fisica, proteggendovi dalle malattie spirituali e fisiche, rafforzando la fede in tutti e aiutandovi ad affrontare la vita con saggezza, discrezione e allo stesso tempo con sano ottimismo, perché non ci può essere nessun'altra visione della vita per un credente. Felice Natività di Cristo!».

Nella notte di Natale hanno concelebrato con Sua Santità: il metropolita Dionisij di Voskresenskij, direttore del Dipartimento amministrativo del Patriarcato di Mosca, primo vicario del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ a Mosca; il vescovo Foma di Pavlovo-Posad, capo della Segreteria amministrativa del Patriarcato di Mosca; l’arciprete Mikhail Ryazantsev, decano della Cattedrale di Cristo Salvatore; l'archimandrita Aleksej (Turikov), segretario personale di Sua Santità il Patriarca; il clero di Mosca.

I canti liturgici sono stati eseguiti dal coro patriarcale della Cattedrale di Cristo Salvatore (diretto da I.B. Tolkachev).

Al servizio festivo hanno partecipato il presidente del Comitato per lo sviluppo della società civile, le questioni delle associazioni pubbliche e religiose della Duma di Stato dell'Assemblea federale della Federazione Russa S.A. Gavrilov, il governatore del Circondario autonomo dei Nenets Yu.V. Bezdudny, il presidente del consiglio di vigilanza del movimento pubblico panrusso «Russia ortodossa» M.M. Ivanov, il nunzio apostolico nella Federazione Russa, arcivescovo Giovanni D'Agnello, l’ordinario dell'Arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca, arcivescovo Paolo Pezzi, e altri.

Durante la litania della «supplica intensa» sono state elevate preghiere per l’eliminazione dell'infezione da coronavirus.

Dopo la litania, il Primate della Chiesa ortodossa russa ha pregato per la diffusione dell’epidemia dannosa.

L'arciprete Mikhail Ryazantsev ha annunciato il messaggio di Natale di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill agli arcipastori, pastori, diaconi, monaci e a tutti i figli fedeli della Chiesa ortodossa russa.

Al termine della Liturgia, Sua Santità Vladyka si è nuovamente congratulato con i fedeli per la festa: Vostre Eminenze e Grazie! Venerabili fratelli, alti rappresentanti della Chiesa cattolica romana! Cari padri, fratelli e sorelle! Saluto cordialmente tutti voi per la grande e luminosa festa della Natività di Cristo!

Noi chiamiamo il Signore nato il Sole della verità e questa frase ha un significato molto profondo. Alla fine di dicembre, il dio del sole Mitra era adorato nella Roma pagana. Perché? E poiché dopo il 25 dicembre il giorno comincia ad aumentare, il sole appare e gli antichi associavano questo fenomeno astronomico all'azione di una certa divinità pagana. Pertanto, si inchinavano davanti a lui come davanti ad una forza che porta luce all’umanità.

Sin dai tempi antichi, la Chiesa celebra la Natività del Signore e Salvatore alla fine di dicembre, secondo il nostro stile attuale, all'inizio di gennaio, quando appare il sole, quando il giorno aumenta. E non è un caso che nel tropario del Natale chiamiamo il Signore Sole della Verità - penso che queste parole contengano il significato principale del messaggio che la Natività di Cristo porta al mondo e della festa celebrata in suo onore. Dio è il Sole, indubbiamente, nel senso che Lui è la vera Luce.

Ma sappiamo che ci sono altre fonti di luce. Sappiamo che ci sono falsi fari nel percorso umano. Sappiamo quanto spesso qualcosa attrae una persona più forte di qualsiasi luce, e molto spesso una persona, correndo verso questa falsa luce, perde le sue linee guida di vita e si distrugge. Questo accade quando sul sentiero della vita incontriamo qualcuno che ci sembra un ideale, che le persone percepiscono come una sorta di felicità nella vita. Questo accade quando i giovani, incontrandosi, improvvisamente pensano che uno di loro sia la luce per il percorso di tutta la vita, e poi si scopre che tutto questo non è affatto vero. Quindi nella storia della razza umana, molti hanno considerato la luce di alcuni eminenti politici, filosofi, e poi si è scoperto che non era affatto così.

Proprio per dire al mondo intero che Cristo è l'unico Sole, l'unica luce di verità, glorifichiamo il giorno della sua Natività come Sole di verità. Non c'è altra verità che quella che il Salvatore nato ha rivelato al mondo. Adorando la luce divina, adoriamo la verità, perché senza la verità la persona non può vivere; e quale felicità per tutti noi - persone che vivono nella Chiesa - rendersi conto che il Salvatore, davanti al Quale ci inginocchiamo, Che glorifichiamo, è il vero Sole della rettitudine, la manifestazione assoluta della rettitudine divina. Questo è il motivo per cui si può e si deve avere fiducia in Cristo Salvatore, cioè bisogna credere in Lui, perché nessun altro rivela al mondo e all’umanità l'immagine splendente della verità divina.

Questo è il significato della meravigliosa festa di oggi. Sappiamo che tutti nella vita hanno momenti in cui il sole sembra andare oltre l'orizzonte, quando una persona si tuffa in una sorta di oscurità. Questo accade con le tragedie, le delusioni, le malattie terribili della vita. E così a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, a tutti coloro che soffrono, il Signore rivela anche attraverso il grande giorno di Natale di oggi che Egli è il Sole di giustizia. E dove c'è il sole, c'è il calore, c'è la gioia della luce, e quindi, anche essendo in circostanze di vita difficili, non dovremmo mai dimenticare che Cristo è la nostra speranza, perché è il Sole di giustizia. E, glorificandoLo in questi giorni santi associati al ricordo della Sua nascita a Betlemme, chiediamo ancora e ancora aiuto al Signore nella nostra vita, per proteggerci da ogni male, benedizioni sulla vita dei nostri cari, sulla vita del nostro popolo, sulla vita del nostro Paese e, naturalmente, sulla nostra Chiesa, che è la madre spirituale del nostro popolo.

Possa la luce della giustizia divina illuminare tutti noi ed essere una luce guida per noi verso il Regno dei Cieli. Amen».

(Fonte: Servizio stampa del Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’; www.patriarhiya.ru)



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Mosca – Servizio patriarcale nella festa della Natività di Cristo nella Cattedrale di Cristo Salvatore.
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