14/09/2020
Russia - Reclutati 55mila volontari per il vaccino


Mosca, 14 settembre 2020 – Proseguono in Russia i test sul vaccino Sputnik V. Dmitriev, amministratore delegato del Fondo russo degli Investimenti diretti annuncia un nuovo traguardo: reclutati 55000 volontari per il test in due settimane.
L'andamento dei test del vaccino russo Sputnik V procede a ritmo spedito. Raggiunta e superata la quota di volontari da sottoporre ai test nella fase di post registrazione.
«In sole due settimane, a Mosca, sono già stati reclutati 55.000 volontari, più dei 40.000 necessari per la fase di post-registrazione della sperimentazione clinica del vaccino Sputnik V, - annuncia Dmitriev, ad di Rdif.
Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Fondo russo per gli Investimenti diretti spiega che il successo è dovuto alla sicurezza del metodo prescelto per il vaccino russo.
L'elevata velocità di reclutamento è in gran parte dovuta alla comprensione da parte dei volontari della sicurezza e dell'efficacia della piattaforma dei vettori adenovirali umani, che è alla base del vaccino russo ed è stata ripetutamente testata da esperti di diversi Paesi. Sono stati effettuati più di 250 studi clinici e sono state pubblicate più di 75 pubblicazioni internazionali che confermano la sicurezza di vaccini e farmaci a base di adenovirus umano.
Gli esperti hanno dimostrato l'assenza di possibili effetti collaterali gravi della piattaforma dei vettori adenovirali umani, in contrasto con le nuove tecnologie non ancora provate dei vettori adenovirali di scimmia o mRNA».

Il vaccino mRNA di Pfizer e Moderna cerca volontari

Le due compagnie farmaceutiche Pfizer e Moderna, che hanno optato per il metodo mRNA, non ancora sufficientemente testato, al momento non hanno ancora reclutato le 30mila persone necessarie per la terza fase dei trial clinici, sebbene abbiano iniziato a cercarli a partire da fine aprile (Pfizer) e fine luglio (Moderna).
AstraZeneca, al lavoro su un vaccino che usa un vettore virale di scimpanzé, pianifica di raggiungere 30mila volontari sul territorio degli Stati Uniti entro due mesi.

Il vaccino russo Sputnik V

Lo scorso 11 agosto il governo russo ha registrato ufficialmente Sputnik V come il primo vaccino al mondo contro Covid-19.
Sputnik V è stato sviluppato da specialisti del Centro Gamaleya con il sostegno del Fondo russo per gli Investimenti diretti (Rdif). Gli esperti hanno sottolineato che durante gli studi clinici, tutti i volontari hanno sviluppato livelli di anticorpi elevati, nessuno ha avuto gravi complicazioni.
Il capo dell'Rdif, Kirill Dmitriev, ha riferito che il fondo ha ricevuto richieste da più di 20 Paesi per l'acquisto di un miliardo di dosi del vaccino. Allo stesso tempo, ha osservato che la Russia ha acconsentito alla produzione di vaccini in cinque di essi. Secondo lui, le attuali capacità disponibili consentono di produrre 500 milioni di dosi all'anno.

Il funzionamento del vaccino russo

Il vaccino Sputnik V è stato paragonato ad una navetta spaziale ancorata ad un razzo vettore, soltanto che al posto della navicella c'è un adenovirus innocuo per l'uomo:

• A «bordo» di un adenovirus, innocuo per l'uomo, come ad un razzo vettore viene agganciata una stazione orbitale, viene attaccato un pezzetto del coronavirus che poi viene inserito all'interno del corpo umano.

• Dopo questo si forma l'immunità sia al «razzo vettore» che alla «stazione orbitale».

• Per consolidare i progressi dopo tre settimane la stessa «stazione orbitale» viene lanciata su un altro «razzo vettore», un altro adenovirus. E di nuovo si forma l'immunità.

• Alla fine ai due adenovirus si forma l'immunità meno potente (che non serve all'organismo), e per il coronavirus si crea una difesa immune stabile e sicura.

(Fonte: it.sputniknews.com)





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