03/06/2018
Singapore - Occidente deve farsi da parte


Singapore, 3 giugno 2018 - Le potenze occidentali stanno perdendo la loro posizione dominante nel mondo, mentre gli altri Paesi si sono arricchiti e rafforzati dopo aver preso le stesse idee occidentali; lo stesso Occidente, cedendo al proprio «orgoglio», ha condotto guerre «suicide», scrive nel suo nuovo libro il diplomatico ed intellettuale di Singapore Kishore Mahbubani.
Il veterano della diplomazia di Singapore e «intellettuale-provocatore» Kishore Mahbubani ha pubblicato un nuovo libro intitolato «Has the West Lost It? A Provocation?», scrive nel suo articolo per Forbes il rappresentante della Ong svizzera «World Economic Forum» Filip Shetler Jones.
Come spiegato da Jones, il titolo del libro ha un doppio significato. In primo luogo, l'Occidente si è «scostato» dalla sua posizione dominante nel mondo, mentre gli altri Paesi, accettando il «dono della sapienza occidentale», vale a dire «il metodo scientifico e l'approccio pragmatico di governo, in cui i governanti decidono di essere responsabili per la propria gente, e non viceversa, l'hanno raggiunto e lo stanno superando; in altre parole, l'Occidente è diventato «vittima del successo delle proprie idee». Ma in secondo luogo, l'Occidente è «stato toccato» dall'orgoglio che ha preso dopo la fine della guerra fredda; dopo la «vittoria sul comunismo», le potenze occidentali «si sono adagiate sugli allori», fiduciose che gli altri Paesi avrebbero sviluppato i loro modelli, restando «obbedienti».
Secondo il parere di Mahbubani, mentre gli altri «progredivano costantemente verso la condizione di classe media», l'Occidente perde tempo, scatenando guerre suicide: tuttavia ora il resto del mondo ha l'opportunità di «mettere pressione e rispondere».
Come scrive il diplomatico nel suo libro, per ritornare sulla giusta strada di sviluppo, l'Occidente dovrebbe adottare un approccio «minimalista». Con questo Mahbubani intende tre cose: in primo luogo, smetterla di bombardare gli altri Paesi ed interferire nei loro affari interni; in secondo luogo rinunciare alle azioni individuali sostituendole con il «lavoro attraverso le organizzazioni internazionali, in particolare l'Assemblea generale delle Nazioni Unite»; in terzo luogo, l'allineamento della politica «secondo i canoni di Machiavelli», ovvero prendere decisioni che soddisfano gli interessi di lungo termine occidentali nel mondo.
Così l'Europa dovrebbe seguire «l'astuzia strategica» e riappacificarsi con la Russia per risolvere la questione islamica alle porte, mentre l'America dovrebbe migliorare le relazioni con il mondo islamico per cominciare a fronteggiare la Cina non come un avversario militare, ma come concorrente economico, è convinto il diplomatico.
Come sottolinea l'autore della recensione, non è chiaro se l'Occidente presti attenzione a questi consigli, in quanto, come postulato da Mahbubani, i Paesi occidentali «sono ostaggi della propria convinzione di poter prosperare da soli, pur mantenendo una posizione dominante rispetto agli altri». «Affinché questi consigli funzionino, l'Occidente dovrà cambiare la visione di se stesso e il suo posto nel mondo», scrive Jones. - Probabilmente, il messaggio principale «duro ma sincero» di questo breve libro è che l'Occidente sta perdendo il suo potere rispetto agli altri, e se prova a contrastare questa tendenza l'attende o il declino o il crollo. Di conseguenza ha bisogno di trarre il massimo vantaggio dalla sua posizione, assumendo che potrebbe continuare a prosperare anche con uno status più ridimensionato».

(Fonte: it.sputniknews.com)


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Donald Trump tra bandiere Usa e UE. © Sputnik. Alexey Vitvitsky.
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