18/01/2018
Cina - La battaglia per l'Africa


Pechino, 18 gennaio 2018 – Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha rilasciato dichiarazioni politiche di rilievo all'inizio del nuovo anno.
Il capo della diplomazia di Pechino ha annunciato che nel nuovo anno la Cina si aspetta di organizzare nella capitale una conferenza «storica» sulla cooperazione Cina-Africa. Quasi tutti i Paesi africani potranno apparire sulla «foto ricordo della cooperazione Cina-Africa». Mancano solo il Burkina Faso ed il regno dello Swaziland, dal momento che questi Stati africani hanno relazioni diplomatiche con Taiwan.
Da 28 anni tradizionalmente è in Africa la prima visita ufficiale all'estero del nuovo anno del ministro degli Esteri cinese. Anche quest'anno la tradizione è stata rispettata: questo dimostra alla comunità internazionale che l'Africa è una priorità immutata della politica estera cinese e la Cina rimane costantemente l'amico e il partner più affidabile dei Paesi del continente, ha osservato Wang Yi.
Il capo della diplomazia cinese si è allontanato dalla consueta prassi di discussione prioritaria della cooperazione nell'economia e negli investimenti. In Ruanda, Angola, Gabon, Sao Tome e Principe si è parlato soprattutto di rafforzamento dei contatti politici tra Cina e Africa per il successo del vertice di Pechino con la partecipazione dei leader dei 51 Paesi africani con cui la Cina ha relazioni diplomatiche.
Questo vertice promette di essere il più rappresentativo e storico, dopo che la Cina ha speso 300 miliardi di dollari per sostenere le relazioni commerciali e gli investimenti con l'Africa nei prossimi anni.
L'esperto del Centro di studi africani dell'Istituto di Storia del Mondo dell'Accademia Russa delle Scienze, Nikolay Shcherbakov, ha dichiarato in un'intervista a Sputnik che «il livello di comunicazione della Cina con i Paesi africani ora è significativamente superiore a quello di qualsiasi altro Paese del mondo: se la Cina effettivamente riuscirà ad organizzare una conferenza così rappresentativa, sarà una nuova conferma della sua scommessa sulla sostituzione dei rapporti degli Stati Uniti e degli altri Stati occidentali con i Paesi africani nell'economia e in altri settori.
C'è una lotta per l'Africa, ma per molti versi è già stata vinta dalla Cina. I rapporti tradizionali dei Paesi africani con gli ex colonizzatori e gli Stati Uniti lasciano il posto alla cooperazione con la Repubblica Popolare Cinese. La Cina ha una posizione dominante in Africa. Per molti Paesi africani è il principale partner strategico.
È una cosa molto importante per gli Stati africani che ottengono un grande ritorno economico dalla cooperazione con la Cina. L'annuncio di Wang Yi sulla volontà cinese di svolgere un vertice storico Cina-Africa è una seria rivendicazione politica per il ruolo di leader in Africa».
Uno dei Paesi in cui si è recato in visita Wang Yi durante il tour africano è stato Sao Tome e Principe. È stata la prima volta che un alto rappresentante dello Stato cinese ha fatto una visita in questo arcipelago dopo che la Cina e Sao Tome e Principe avevano instaurato relazioni diplomatiche nel dicembre 2016.
Durante la conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri del Paese africano, Wang Yi ha ricordato che un anno prima Sao Tome e Principe aveva interrotto le relazioni diplomatiche con Taiwan e ripreso i rapporti con la Cina. Secondo Wang Yi, questa è stata indubbiamente la decisione giusta, corrispondente agli interessi degli abitanti e dello Stato di Sao Tome e Principe.
Nel corso dell'anno sono stati rinnovati i contatti bilaterali in tutti i campi e la piena cooperazione reciprocamente vantaggiosa.
In un'intervista scritta con Sputnik, l'esperto dell'Università di Xiamen della Cina orientale, Chen Xiaoxiao, ha osservato che il trend di rottura delle relazioni diplomatiche con Taiwan si rafforzerà con le corrispondenti decisioni di altri Paesi: «Dopo il 2016 in seguito al ripristino delle relazioni diplomatiche di Gambia e Sao Tomé e Principe con la Cina, Panama ha seguito l'esempio dei Paesi africani rompendo con Taiwan. Vediamo che la situazione relativa a Taiwan sta cambiando a prescindere dalla fedeltà alla politica di una sola Cina e dalla linea di politica estera perseguite dalle autorità dell'isola. Inoltre la Cina è già diventata il partner commerciale più importante dell'Africa, superando gli Stati Uniti e gli ex colonizzatori. Enormi investimenti arrivano in Africa dalla Cina.
Dopo essere diventato il motore dell'economia asiatica, la Cina punta ora verso i Paesi africani. Al centro della diplomazia cinese c'è la diplomazia di un Paese in via di sviluppo, in cui il vettore africano è la base della politica estera di Pechino».
Alla vigilia del vertice «Cina-Africa», da Pechino ci si possono aspettare nuovi segnali politici ed economici al regno di Swaziland e al Burkina Faso per espandere la cooperazione in caso di instaurazione di relazioni diplomatiche con la Cina. La svolta dei due Paesi verso la Cina continentale sarebbe un'altra vittoria della diplomazia cinese. Da rilevare è la dichiarazione del premier di Sao Tomé e Principe nell'incontro con Wang Yi. Ha osservato che la volontà della Cina, la seconda più grande economia mondiale, di sviluppare relazioni amichevoli con Sao Tome e Principe, il penultimo Paese africano in termini di ricchezza, conferma il continuo impegno della Cina verso il principio di uguaglianza tra grandi e piccoli Paesi. È un segnale positivo che la Cina è un amico sincero e un partner affidabile dell'Africa.

(Fonte: it.sputniknews.com)


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Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. © REUTERS/ Wu Hong/Pool.
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