06/05/2017
Polonia - Museo di Danzica potrebbe essere chiuso


Danzica, 6 maggio 2017 - Il più grande ed unico museo in Europa sulla Seconda Guerra Mondiale, inaugurato a Danzica alla fine di marzo, secondo i media locali verrà chiuso a breve. Le autorità polacche intendono rifare l'esposizione creata nel corso di 8 anni.
Il ministro della Cultura polacco Piotr Glinski ha ordinato la fusione del museo di Danzica con il museo di Westerplatte, che finora esiste solo sulla carta. Questo ha dato alle autorità il pretesto giuridico per licenziare la squadra che ha creato e curato l'attuale esposizione, scrive Rossiyskaya Gazeta.
Il museo è stato costruito da zero per oltre 8 anni e in questo tempo le autorità si sono di fatto occupate di riscrivere la storia della Seconda Guerra Mondiale per i polacchi. Il nuovo direttore del museo nominato dal ministro della Cultura della Polonia Karol Nawrocki alla sua prima conferenza stampa ha detto senza mezzi termini: «la storia scorre una volta sola, ma viene scritta molte volte».
Nel 2007 nell'articolo dal titolo «Museo al posto di barriere» sul giornale Gazeta Wyborcza l'ormai ex direttore del museo Paweł Machcewicz ha scritto che il museo è un ottimo modo per raggiungere l'opinione pubblica internazionale. Occorreva mostrare gli eventi della guerra nel contesto generale di un cataclisma globale che ha vissuto il mondo nel secolo scorso affinché in Occidente sappiano cosa sia successo in questa parte d'Europa durante la Seconda Guerra Mondiale.
La sua idea di museo, diversa da quella attuale delle autorità polacche, può essere riassunta con le seguenti righe: «Il museo dovrebbe mostrare il contributo decisivo dell'Unione Sovietica nella vittoria sul Terzo Reich e far rivivere la memoria delle sofferenze dei cittadini sovietici durante la guerra».
La sala, che ospita l'esposizione permanente, è un grande corridoio con molti rami tematici. Il soffitto del corridoio è fatto di lastre trasparenti attraverso cui penetra la luce esterna nella stanza. Nelle sale laterali i temi sono la guerra, il terrorismo, la fame, la Resistenza, il collaborazionismo e il tradimento. In una sullo schermo si vedono gli occupanti di Leningrado mentre trasportano sulla slitta i loro caduti, nell'altro sul tavolo c'è una porcellana fusa dopo l'attacco nucleare ad Hiroshima, nella terza c'è un muro di bagagli di coloro che un tempo erano stati deportati al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
L'esposizione si trova in sale appositamente costruite che superano i 5mila metri quadrati, ad una profondità di 15 metri sotto terra. Pertanto alcune particolari esposizioni sono state poste in sale ad hoc già in fase di costruzione.
Complessivamente nel museo ci sono più di 200 padiglioni interattivi, circa 36mila oggetti, di cui 12mila donati da organizzazioni e privati cittadini. Tra gli oggetti esposti ci sono quelli dell'archivio del complesso memoriale Piskaryovsky di San Pietroburgo e dell'organizzazione «Memorial».
Pawel Machcewicz ha raccontato: «Vogliamo mostrare la Seconda Guerra Mondiale come il principale conflitto del secolo scorso, riferendosi ad una serie di tragedie in tutto il mondo. Quando si parla di guerra mondiale, tutto è così strettamente intrecciato che distinguere i fatti polacchi da resto del mondo è molto difficile.
Ad esempio l'assedio di Leningrado, dove per la carestia è rimasto ucciso quasi un milione di abitanti, è una tragedia dei russi, tuttavia è un esempio di verità universale: la sofferenza umana, il dolore, la fame in varie forme ci sono state in diverse parti d'Europa, da Rotterdam ad Atene, ma non al livello di Leningrado, dove è stato più spaventoso e ci sono state tanti morti».
Gli autori della mostra sono accusati di mancanza di patriottismo.
Tuttavia questo è un grande museo universale, di cui i polacchi possono essere orgogliosi. In Polonia sono stati uccisi 6 milioni di persone durante la guerra, di cui 3 milioni di ebrei. Se si fosse fatto un museo sugli effetti della guerra sui polacchi, sarebbe stato interessante, ma troppo limitato. Quando un visitatore del museo vede i tragici eventi che sono avvenuti pressoché in contemporanea nei diversi Paesi dei vari continenti si riflette sul suo modo di pensare. Un altro museo così non esiste!

(Fonte: it.sputniknews.com)


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Il museo di Danzica sulla Seconda guerra mondiale. © Foto: Ariadna Rokossowska. Da :it.sputniknews.com.
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