04/05/2017
Russia - Cerimonia commemorativa al Cremlino


Mosca, 4 maggio 2017 – Il presidente Vladimir Putin ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione del monumento al granduca Sergej Aleksandrovic nel luogo della sua morte, nella piazza vicino alla torre Nikolskaya del Cremlino.
La ricostruzione della croce, realizzata con le donazioni delle persone nel 1905 e distrutta nel 1918, è stata effettuata dalla Società storico-militare russa e dalla Fondazione per promuovere la rinascita delle tradizioni di carità e filantropia «Società educativa Elisabetta e Sergio» per conto del capo dello Stato.

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Vladimir Putin: Vostra Santità! Cari partecipanti alla cerimonia e ospiti!
Oggi ricordiamo gli eventi avvenuti più di un secolo fa: il 4 febbraio 1905 è stato ucciso da una bomba lanciata da un terrorista il granduca Sergej Aleksandrovich.
Questo crimine è stato foriero degli eventi drammatici, dei tumulti e della guerra civile che la Russia ha dovuto affrontare. Essi causarono pesanti perdite, una vera e propria catastrofe nazionale, la minaccia della perdita dello Stato russo.
Non ci può essere alcuna giustificazione per la violenza e l'omicidio, non importa quali slogan politici siano utilizzati.
La morte del granduca scosse la società e le persone di tutte le classi sociali la considerarono una tragedia. E la croce commemorativa eretta sul luogo della strage divenne un simbolo di lutto e di pentimento. È stata installata per volontà del popolo ed esclusivamente con le loro donazioni.
Al memoriale ha lavorato uno straordinario artista russo, Viktor Mikhaylovich Vasnetsov. E la vedova del principe, la granduchessa Elisabetta Feodorovna, ha dato la sua benedizione per il monumento.
A proposito di questa donna straordinaria vorrei dire alcune parole. Ha lavorato instancabilmente ed è stata attiva nelle opere di carità. La Chiesa ortodossa russa l’ha glorificata tra i santi. Non ha lasciato il Paese anche durante i giorni più bui e alla sua morte rimase fedele agli ideali del perdono e dell'amore cristiano. Anche la croce sollevata su questo sito portava il segno della sua personalità, del suo destino e della sua forza spirituale interiore.
Questa croce fu tra i primi monumenti distrutti dopo la rivoluzione. Il monastero di Chudov nel Cremlino e innumerevoli altri monumenti in tutto il Paese hanno avuto lo stesso destino. Alla fine però la verità e la giustizia prevalgono sempre.
Oggi vediamo come sono ricostruite le chiese, come vengono riaperti i monasteri, come sono restituite le reliquie perdute, come la storia russa sta riacquistando la sua unità, della quella abbiamo a cuore ogni pagina, non importa quanto difficile possa essere. Sono le nostre radici spirituali nazionali.
La croce restaurata in memoria della morte del granduca Sergej Aleksandrovic, ha ritrovato il suo luogo storico. Essa è il simbolo del prezzo che abbiamo dovuto pagare per l'odio, le divisioni e l’ostilità, e ci ricorda che dobbiamo fare tutto il possibile per preservare l'unità e l'armonia del nostro popolo.
E oggi voglio dire ancora una volta: la Russia è una, e tutti noi, non importa quanto diversi siano i nostri punti vista e le nostre posizioni, dobbiamo tutti difenderla e proteggerla, dare priorità al futuro della nostra gente, alla felicità della nostra gente e dei nostri figli e nipoti.
Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno partecipato al restauro di questo monumento.
Grazie mille.

(Fonte: kremlin.ru)



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Mosca - Cerimonia di inaugurazione del monumento al granduca Sergej Aleksandrovich.
Mosca - Cerimonia di inaugurazione del monumento al granduca Sergej Aleksandrovich. Il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Kirill benedice la croce commemorativa.
Mosca - Cerimonia di inaugurazione del monumento al granduca Sergej Aleksandrovich.
Mosca - Il presidente Vladimir Putin alla cerimonia di inaugurazione del monumento al granduca Sergej Aleksandrovich.
Mosca - Cerimonia di inaugurazione del monumento al granduca Sergej Aleksandrovich.
Agosto '17


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