ELEOUSA magazine
Agosto '17

Secondo la grazia e la benedizione di Dio. Minsk celebra il 1025° anniversario della Rus'


I festeggiamenti in onore del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, da Mosca e Kiev si sono spostati nella capitale della Bielorussia. Il 29 luglio, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill ha concelebrato la Divina Liturgia con i Primati e i rappresentanti delle Chiese ortodosse locali nella cittadella di Minsk, dove nell’XI secolo fu fondata la prima chiesa della città.
Il solenne rito è stato concelebrato dai seguenti gerarchi ortodossi: Sua Beatitudine Teodoro II, Patriarca di Alessandria e di tutta l’Africa, Sua Beatitudine Teofilo III, Patriarca della Città Santa di Gerusalemme e di tutta la Palestina, Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’, Sua Santità Ireneo, Patriarca della Serbia, Sua Beatitudine Crisostomo II, Arcivescovo di Nuova Giustiniana e di tutta Cipro, Sua Beatitudine Savva, Metropolita di Varsavia e di tutta la Polonia, Sua Beatitudine Ticone, Metropolita di tutta l’America e il Canada, il Metropolita Antonios del Messico, America Centrale, Caraibi e Venezuela, capo della delegazione del Patriarcato di Antiochia; il metropolita Prokopios di Filippos, Neapols e Fasos, capo del segretariato per le relazioni inter-ortodosse del Sacro Sinodo della Chiesa ortodossa greca e capo della delegazione di detta Chiesa, il metropolita Ioannos di Korchin, capo della Chiesa ortodossa albanese, l’arcivescovo Rostislav di Prešov, capo della delegazione della Chiesa ortodossa ceca e slovacca, i membri delle delegazioni delle Chiese ortodosse locali.
Ancora, tra i concelebranti c’erano: il metropolita Filaret di Minsk e Slutsk, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, il metropolita Juvenalij di Krutitsy e Kolomna, il metropolita Vladimir di Chişinău e Moldavia, il metropolita Aleksandr di Astana e Kazakistan, capo della circoscrizione metropolitana del Kazakistan, il metropolita Vikentij di Tashkent e Uzbekistan, capo della circoscrizione metropolitana dell’Asia Centrale, il metropolita Varsonofij di Saransk e Mordovia, cancelliere del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, gerarchi e chierici del Patriarcato di Mosca, provenienti dalla Russia, dalla Bielorussia e da altri Paesi.
Erano presenti alla funzione il vice primo ministro della Bielorussia A. Tozik, il capo del Comitato esecutivo della città di Minsk N. Ladutko, altri funzionari e numerosi cittadini di Minsk e ospiti: la celebrazione ha raccolto decine di migliaia di fedeli provenienti da tutta la Bielorussia, così come pellegrini dalla Russia, dalla Lettonia e dalla Lituania.
Durante la Liturgia si è pregato in slavo ecclesiastico, greco, arabo, inglese, georgiano e in lingua albanese. Al termine del culto è stata fatta una preghiera al santo principe Vladimir.
Un saluto di benvenuto ai partecipanti ai festeggiamenti in onore del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ è stato rivolto dal Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill. Il sermone è stato tenuto da Sua Santità e Beatitudine il Patriarca-Catholicos di tutta la Georgia Elia II.
Dopo essersi congratulato con i presenti per il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, Sua Santità e Beatitudine ha ricordato uno degli eventi della storia biblica, quando il re Davide fermò coloro che lo lodavano per l’unità d’Israele, dicendo: «Dite tra le genti: Il Signore regna» (Sal 95, 10) . «E davvero, quanto ha realizzato la Chiesa ortodossa è tutto grazia e benedizione di Dio, - ha detto il Primate della Chiesa georgiana. La forza dell’Ortodossia
sta nella sua giustizia e verità».
Sua Santità il Catholicos-Patriarca Elia II ha aggiunto: «Non possiamo accontentarci di quello che abbiamo raggiunto, dobbiamo pensare al futuro, salvaguardare i nostri valori spirituali, culturali e altri. Viviamo in un tempo in cui tutto sta cambiando e i valori possono perdere il loro significato, e il nostro dovere è quello di preservare la nostra Chiesa ortodossa, conservare la nostra fede. Per far ciò, dobbiamo pensare al futuro, dobbiamo pensare ai nostri giovani. Viviamo in un tempo in cui le nostre chiese sono affollate di giovani, e dobbiamo rispondere ad ogni loro domanda. Che il Signore ci aiuti e
ci conceda la saggezza di essere guide spirituali della nostra Chiesa e della nostra gente».
Il metropolita Filaret, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, accogliendo i Primati e i Gerarchi delle Chiese ortodosse locali, ha dichiarato: «Siamo un’icona vivente dell’Ortodossia universale». Nel suo discorso, il metropolita Filaret ha parlato delle sofferenze e delle persecuzioni subite nel XX secolo dalla Chiesa russa. «I nostri persecutori volevano fare proprio della Bielorussia un modello di Stato ateo; ecco perché è significativo che questa terra, sfregiata da diversi disastri sociali e guerre, oggi festeggi il 1025° anniversario del Battesimo della Rus’», ha detto il metropolita Filaret.
Al termine del servizio, il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, i Primati e i capi delle delegazioni delle Chiese ortodosse hanno deposto una bolla commemorativa del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’ nel sito della più antica chiesa ortodossa di Minsk, risalente all’XI secolo.
Lo stesso giorno, Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ e gli illustri ospiti delle Chiese ortodosse locali hanno deposto una corona di fiori presso l’obelisco in Piazza della Vittoria a Minsk, eretto in onore dei soldati dell’esercito sovietico e della guerriglia che hanno liberato la Bielorussia dagli invasori durante la Grande Guerra Patriottica. Sotto la piazza, nel sottopassaggio c’è una sala memoriale in onore degli eroi dell’Unione Sovietica.
I Primati e i gerarchi delle Chiese ortodosse locali hanno commemorato i vincitori del fascismo e hanno proclamato «Eterna Memoria» ai soldati morti durante la Grande Guerra Patriottica.
La capitale della Bielorussia è una delle città più affascinanti di tutta l’Europa dell’Est. Minsk è famosa non solo per il passato, ma anche per l’imponente architettura in stile sovietico, i grandi parchi verdi e le bellezze locali. Minsk è una di quelle città che la storia ha maltrattato duramente, ma che è sempre rinata. Sempre al centro di lotte etniche, politiche e religiose, che l’hanno innumerevoli volte distrutta insieme ai suoi abitanti, è stata ricostruita diverse volte, l’ultima dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando i nazisti la rasero al suolo.
La città è menzionata una prima volta con il nome di Měneskъ in un documento relativo alla battaglia di Nemiga del 1067. Sulla base di questa citazione, le autorità della Bielorussia hanno fissato una data convenzionale per la nascita di Minsk, il 2 settembre 1067. Già in questo periodo le cronache storiche raccontano la distruzione, una delle tante, della città. A seguito di questa distruzione, la città fu trasferita sulla riva del fiume Svisloch, continuando a conservare il proprio nome. Qui sorgevano il Castello di Minsk e il primo tempio cristiano della città.
Cinquant’anni più tardi la città e il principato di Polotosk, di cui faceva parte, furono annessi al principato di Kiev. Polotosk è una delle più antiche città degli slavi orientali e sorge sul fiume Polota, alla confluenza con il fiume Dvina occidentale, che origina dall’altopiano del Valdaj insieme al Dnepr e al Volga.
Scampata all’invasione mongola nel 1237, Minsk fu annessa al Granducato di Lituania che, con il trattato di Lublino del 1569, si fuse con il regno di Polonia sotto un unico dinasta, il re Sigismondo II, ultimo rappresentante della famiglia degli Jagelloni. Nella seconda metà del XVI secolo la città si sviluppò economicamente ed accolse una notevole minoranza di ebrei.
Nel 1655 Minsk venne conquistata dallo zar russo Alessio I. Con Jan Kasimir, re di Polonia (1648-1668), ritornò’ a far parte della Confederazione polacco-lituana come centro principale del Voivodato di Minsk. Nel 1773, in seguito alla terza spartizione della Polonia nuovamente annessa all’Impero russo, divenne il capoluogo della Gubernija di Minsk.
In seguito agli accordi sulla seconda spartizione della Polonia, Minsk entrò a far parte della Russia zarista dal 1793. Nel 1919 e nel 1920 la città fu controllata dalla Seconda Repubblica Polacca, nel corso della Guerra russo-polacca. Successivamente venne ceduta all’Unione Sovietica in base ai termini della Pace di Riga, e divenne la capitale della RSS Bielorussa, una delle repubbliche costituenti l’Unione Sovietica (per un breve periodo, nel 1919, fu capitale anche della RSS Lituano-Bielorussa).
Dopo la rivoluzione d’ottobre del 1917 divenne la capitale dello stato indipendente di Bielorussia. Nel dicembre 1918, la città venne occupata dall’Armata Rossa. Nel gennaio del 1919 fu proclamata capitale della Repubblica Socialista Sovietica di Bielorussia. I polacchi riuscirono ad occuparla per un breve periodo nel 1920. La Seconda Guerra Mondiale apportò enormi distruzioni e cinquantamila ebrei che vivevano nel ghetto furono sterminati dai nazisti, che avevano occupato militarmente il Paese. Le truppe sovietiche vi rientrarono il 3 luglio 1944. Dal 27 luglio 1990 è la capitale della Repubblica indipendente di Bielorussia.
Minsk è la sede della CIS, la Comunità degli Stati Indipendenti, sorta il 21 dicembre 1991 dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.




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Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Rus'.
Minsk - Divina Liturgia nella cittadella della capitale bielorussa.
Minsk - Il sito della prima chiesa cristiana.
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